Paganini non ripete. Vuoi per gli infortuni, vuoi per l’età, questo Benzema non è stato quello della passata stagione.
Per distacco il miglior centravanti della pazza Champions League vinta da Carlo Ancelotti una stagione fa. Insieme a Rodrygo, il nuovo che avanza, i goleador capaci di dare scacco matto, contro tutte le previsioni, a PSG, Chelsea e Manchester City, quando tutti davano per spacciati i Blancos.
Karim Benzema è semplicemente il miglior giocare in attività del Real Madrid, chiuso da Cristiano Ronaldo, in competizione con Raul, ma l’adorazione di Don Florentino Perez è stata qualcosa di unico. Almeno finora.
Le Merengues si appuntarono il suo nome ai tempi dell’Olympique Lione, dove è cresciuto e si è messo in evidenza con quattro campionati francesi consecutivi (dal 2005 al 2008), due Supercoppe francesi e una Coppa di Francia, riuscendo nell’impresa di convincere un presidente tanto vulcanico quanto intransigente, Aulas, pagandolo 35 milioni di euro, il quarto acquisto del club di Florentino Pérez durante la sessione estiva del calciomercato del 2009.
Prima stagione in sordina, solo 9 gol in 33 partite. Nella stagione susseguente cambia numero di maglia (dall’11 al 9, lasciato libero da Cristiano Ronaldo, passato al 7), cambiando pure passo.
Prima tripletta col Real Madrid, quei 9 gol si trasformano in 26 gol. Al termine del 2011 viene eletto il francese dell’anno da France Football. Anno nuovo, vita vecchia.
I gol complessivi diventano 32, nonostante la presenza di Cristiano Ronaldo. Non si contano, invece, le realizzazioni di CR7 per merito in gran parte di Karim, nel frattempo The Dream, Benzema.
Dopo la partenza di Cristiano Ronaldo, il Real Madrid si è affidato in toto a KB, basti pensare che non è stato mai preso un suo vero sostituto, Jovic (sì, quello della Fiorentina) a parte. A Madrid KB fa incetta di trofei: quattro campionati, tre Coppe del Re, quattro Supercoppe spagnole, cinque Champions League, quattro Supercoppe UEFA e cinque Coppe del mondo per club.
Eppure il suo ciclo leggendario potrebbe terminare a giugno. Un anno prima della scadenza del suo contratto. Secondo l’autorevole Marca, infatti, l’eco delle sirene arabe, stavolta, sono fortissime e fanno rumore. L’Al-Ittihad, neo campioni in carica, avrebbero pronta un’offerta da 200 milioni di euro a stagione. Chissà se stavolta Florentino Perez lo lascerà andare.