Se Wilfried Singo sarà quello di due stagioni fa, per il Torino sarà una grave perdita, se quello dell’annata scorsa, un grande affare.
Due stagioni da tutto e il suo esatto contrario. L’arrivo di Ivan Juric è coinciso con l’esplosione di Wilfried Stephane Singo, il più classico degli esterni a tutta fascia, che nasce terzino (destro) ma viene trasformato serenamente in esterno di centrocampo, ottimo nel 3-5-2.
Dinamico e caparbio, fisico ma veloce, in grado sia di partecipare alla manovra offensiva sia di ripiegare in difesa per recuperare palla grazie alla sua tecnica individuale, Singo non fatica affatto a inserirsi nella visione di calcio di Juric, anche perché ha una qualità che non tutti gli esterni anche: il gioco aereo.
Con tre reti e quattro assist, l’esterno ivoriano, nel giro della sua nazionale, strega tutti: in primi il suo allenatore e il Torino, poi molte big che chiedono informazioni a Cairo su ipotetiche trattative. Lo cercano in tanti, ma il club granata è convinto di avere un giocatore che sì deve completare il suo percorso formativo (è pur sempre un classe 2000) ma da tenere.
Il presidente del Toro alza il prezzo per la sua cessione, non lo prende nessuno, nemmeno il Milan, la squadra più interessata al suo acquisto, così Singo resta in granata. Anno nuovo, però, vita nuova. Singo ha tanta concorrenza sulle fasce: c’è Vojvoda utilizzabile sia a destra che a sinistra, c’è Ola Aina, c’è soprattutto Lazaro, che prime dell’infortunio conquista Juric a tal punto che l’allenatore serbo li alterna un po’ tutti.
Singo pecca di continuità, alterna prestazione ben sopra la sufficienza ad altre al di sotto, si accomoda spesso in panchina, l’infortunio muscolare non lo aiuta, ma lui non fa molto per mettersi nuovamente in mostra. I gol scendono a due, gli assist dimezzati, così il Torino pensa a monetizzare la sua cessione, prima che si troppo tardi.
Anche perché si capisce subito che Singo può partire dal momento che la prima trattativa in entrata per il Torino di Juric è un certo Raoul Bellanova, che l’Inter aveva intenzione di tenere prima che Cairo andasse dal Cagliari, proprietario del suo cartellino, e prendendolo anticipando empi e Beneamata, che non lo aveva riscattato, pensando a un’altra soluzione più favorevole.
La trattativa con l’Hellas Verona per Doig la conferma che Singo può partire. Ma non vuole dire che Cairo abbia intenzione di regalarlo: ci vorranno sempre circa 15 milioni di euro per prenderlo. È il prezzo ipotizzato da Tuttosport, anche se il quotidiano torinese aggiunge la parola trattabile, il che vuol dire che potrebbero bastare 12-13.
Le pretendenti a Singo non mancano. Piace (di nuovo) a Milan e Roma. Attenzione però all’Inter, perché ora che Marotta ha ceduto Brozovic all’Al-Nassr, i nerazzurri potrebbe partecipare alla corsa per l’ivoriano.