Il tecnico della Roma riflette sul suo futuro. Intanto è arrivata, per lui ed il suo staff, un’offerta incredibile.
Una stagione che dirà molto sulla bontà del suo progetto e sugli obiettivi raggiunti. Arrivato con un progetto triennale, al suo secondo anno ha già da tempo impresso la sua impronta su tutta la squadra, il club e l’ambiente.
José Mourinho a Roma, sponda giallorossa, è diventato subito un Dio. Un idolo per i tifosi, un maestro da seguire per i giovani calciatori, una speranza per quelli più esperti che nella loro carriera non hanno raccolto quanto meritavano. Tra polemiche con gli arbitri, interviste post partita e conferenze show e immagini subito diventate iconiche, lo Special One non si è fatto mancare nulla.
Dal punto di vista tecnico ha conquistato subito, al primo anno, la Conference League e, quindi, il primo trofeo continentale della storia della Roma. Quest’anno sta cercando di riportare i giallorossi in Champions League e giocherà i quarti di finale di Europa League. Da questi due obiettivi passa molto del giudizio semi definitivo sul suo operato nella Capitale.
Dal punto di vista mediatico resta sempre il solito genio della comunicazione. Bravo a indirizzare giornalisti, domande e focus degli argomenti dove vuole lui e furbo nel vendersi e mettere tutti dalla sua parte, per lo meno chi fa parte della sua squadra, calciatori, società e tifosi, o del suo staff.
Oltre alle sue innegabili doti da allenatore, i trofei vinti ed un carisma naturale e da leader, lo Special One è riuscito a mantenere un certo status, soprattutto dal punto di vista economico e dell’appeal, anche e principalmente grazie alle sue innate doti da stratega e comunicatore. Ed è per questo motivo che è ancora uno degli allenatori più richiesti al Mondo.
Secondo il Corriere dello Sport, nelle ultime ore sarebbe pervenuta al tecnico portoghese un’offera da 120 milioni in due anni (60 più 60) dall’Arabia Saudita. I vertici sauditi lo vorrebbero a prescindere. O per allenare la nazionale che ha battuto l’Argentina negli ultimi Mondiali in Qatar, o per allenare un club saudita: l’Al-Nassr di Cristiano Ronaldo o il più modesto Al-Ahli.
Secondo il quotidiano romano sono e sarebbero ore e settimane di riflessioni, queste e le prossime, per Mourinho ed il suo entourage, dal fido Nuno Santos in giù. Il tecnico giallorosso sta riflettendo sul suo futuro incontrando opinioni differenti.
Da una parte c’è chi, soprattutto nel suo staff, non vorrebbe declinare un’offerta così importante e ricca, dall’altra, invece, c’è chi, come per esempio lo stesso Mourinho, sarebbe orientato a rifiutare per restare a Roma. Mou, prima di prendere qualsiasi decisione, però, attende un confronto con i Friedkin per capire se ci sarà unità di intenti e comprendere ambizioni, prospettive ed obiettivi futuri del club.