La Dea sta cambiando pelle. Lo si era capito già quest’anno con la cessione dell’idolo di Bergamo e dei tifosi atalantini.
E’ stata dura mandare giù l’amaro calice dell’addio con Josip Ilicic, a stretto giro di posta dopo la partenza tutt’altro che metabolizzata del Papu Gomez. Ma il mancino di Prijedor in un quinquennio ha contribuito più di tutti alla grande trasformazione dell’Atalanta.
Da provinciale di successo a una delle pretendenti allo scudetto, addirittura protagonista nella Champions League 2019-2020, dove fu capace di arrivare a un passo dalle semi, eliminati nei minuti finale dal PSG. Questa è stata l’Atalanta di Ilicic.
Il fuoriclasse sloveno è stato un idolo a Bergamo, forse il giocatore più amato della storia della Dea bergamasca. Impossibile emulare la sua grandezza, ma sta a modo suo è diventato l’apripista verso una nuova Atalanta, sempre in mano al Ferguson di noialtri: Giampiero Gasperini.
Il club che fu di Percassi, la cui proprietà ora è in mano e al co-presidente del fondo Bain Capital, quelli dei Boston Celtics, con Ilicic ha iniziato una rivoluzione, che ora sta investendo un altro idolo di Bergamo.
Già, perché Ruslan Malinovskiy a modo suo, è stato sempre ben voluto all’Atleti Azzurri Italia. Il nazionale ucraino è arrivato a Bergamo nel 2019, firmando un triennale con i nerazzurri, per un’operazione da 13,7 milioni di euro più bonus e una percentuale sulla futura rivendita. Ha debuttato in Serie contro la Spal, entramdo al posto di un’altra icona dello splendido ciclo di Gasperson, Remo Freuler. A ottobre della stessa stagione arriva la sua prima rete, in Champions League contro il City di Pep Guardiola. A inizio dicembre, contro l’Hellas Verona, arriva il primo +3 al Fantacalcio.
Seconda stagione in sordina, ma poi Ruslan mette diesel, match winner della storica vittoria dell’Atalanta a Torino contro la Juventus che alla fine vincerà pure lo scudetto, non senza sudare le proverbiali sette camicie, grazie proprio all’Atalanta. Ben 11 gli assist di Malinovskiy, il migliore dei suoi. Doveva partire questa estate, poi alla fine è rimasto. Anche se per pochi mesi.
Già, Ruslan Malinovskiy proseguirà la stagione in Francia, con una nobile decaduta, il Marsiglia. Operazione da 12 milioni di euro, tra prestito e obbligo di riscatto. Buona la seconda, visto che l’OM aveva tentato la Dea con un’altra vecchia conoscenza del calcio italiano, Cengiz Under, ma alla fine non se ne fece nulla. Stavolta è diverso, l’esplosione di Lookman ha fatto diventare Malinovskiy un panchinaro. Meglio venderlo: saranno felici in società, non molto i tanti tifosi di Ruslan.