Chiamatelo ItalGalatasary. Il club di Istanbul ha deciso di fare spesa in Italia per legittimare la sua supremazia in Turchia.
Questa estate è arrivato Mertens, quest’inverno la travagliata operazione lampo per prendere Zaniolo, senza dimenticare che a Istanbul ci giocano Muslera (ex Lazio) e Sergio Olivera (ex Roma), Lucas Torreira (ex Samp). E, dulcis in fundo, Maurito Icardi.
E’ arrivato all’Ali Sami Yen lo scorso settembre, in prestito dal Paris Saint Germain, contribuendo al primato dei giallorossi. Un primato non certo, dal momento che si è andati in sosta con il Galatasaray sì primo, ma sconfitto 2-1 dal Konyaspor: con i suoi tre successi di fila, il Fenerbahce è a -6 dalla vetta, ma con una gara in meno. Insomma, campionato aperto.
Il Galatasaray ha già deciso, stregato da i gol dell’attaccante argentino, il primo debuttante a segnare in una sola stagione a Besiktas, Fenerbahçe e Trabzonspor, le big di Turchia. Ed è già in doppia cifra. Insomma una affare. O forse no?
Il club di Istanbul al termine della stagione pagherà i quindici milioni di euro pattuiti con il Paris Saint Germain per esercitare il riscatto. A quel punto i parigini non potranno fare più nulla per riprenderlo, anche cederlo e guadagnare. Ma bisogna vedere sempre se l’eclettico Icardi è d’accordo.
Già, sempre secondo il portale turco Fanatik, che conferma il volli fortissimamente volli esercitare il diritto di riscatto da parte del Gala, Maurito non avrebbe fretta. Ritrovata la forma migliore e soprattutto i suoi gol, il rosarino starebbe aspettando offerte di grido da parte di qualche big europea, oppure chissà che non torni in Italia.
Milan e soprattutto Roma avrebbero mostrato un certo interesse e starebbero monitorando la situazione: se Icardi è tornato quello che tutti noi conoscevamo, è un signor affare vista anche l’età: 30 anni, compiuti lo scorso 19 febbraio.
Il vero Icardi in Italia ha fatto faville, altro che 15 milioni di euro. Con la Sampdoria si è messo in mostra, nell’Inter letteralmente esploso, vincendo due volte il titolo di capocannoniere della Serie A, Best Performance dell’anno 18 agli Gazzetta Sports Awards.
Sei anni (gli ultimi quattro da capitano per di più) davvero clamorosi con la Beneamata, peccato per il mancato lieto fine e quella triste storia del suo addio, dovuto a frizioni con la dirigenza interista per il suo rinnovo di contratto, con la perdita dei galloni di capitano, prima della cessione al PSG. Ma questo Icardi sembra tornato quello di un tempo.