“2 offerte per vincere”: addio Allegri | La Juventus è sotto shock
Manca ancora una giornata al termine, inutile per la Juventus. Così torna di moda il tormentone su Massimiliano Allegri.
“Meno male che è finita”. Lo ha detto candidamente, tirando anche un bel sospiro di sollievo in diretta tv. Quasi non ne poteva più Max Allegri. Come dargli torto.
Manca ancora una giornata al termine del campionato, ma il risultato della trasferta alla Dacia Arena non cambierà di una virgola la stagione (assurda) della Juventus, terminata di fatto dopo la sconfitta, tra i fischi, della Signora, sorpresa 1-0 allo Stadium dal Milan di Olivier Giroud.
Tanti gli alibi per Max, ribaditi da lui stesso. Che in conferenza stampa, ma anche al Club di Caressa su Sky, ha ricordato la mancata vittoria contro la Salernitana con tanto di “errore” del VAR che ha fatto sparire (per mancanza di immagini) Candreva e messo in fuorigioco (inesistente) Milik. Non solo.
Dalla sequela di infortuni a quelle vicende extra-calcistiche (dimissioni del CdA, inchiesta sulle plus-valenze, caso stipendi, penalizzazione prima date, poi tolte poi ridate in pieno campionato) passando per quei 69 punti che effettivamente la Juventus di Max ha ottenuto sul campo, che attualmente varrebbero la qualificazione alla Champions League.
Alibi e colpe
Ma ci sono anche delle colpe affibbiate ad Allegri, per bocca di quei stessi tifosi che hanno più volte espresso l’ormai celeberrimo #Allegriout. Queste le certezze, il resto è un turbinio di supposizioni. Non per l’attuale governance della Signora.
Mai una volta il nuovo CdA della Juventus ha messo in discussione un progetto a lungo termine con a capo Max Allegri. Mai. Mai Max Allegri si è tirato fuori da quel progetto, pur potendolo fare, a quanto pare: “Potevo andare in due squadre pronte per vincere e non sono andato – ha ricordato lo stesso allenatore toscano nel dopo gara di Juve-Milan – ho scelto la Juventus dove sapevo che sarebbe stato più difficile vincere, ho un rapporto particolare con la proprietà e mi sentivo in dovere“.
Gli indizi
Sarebbe una grande sorpresa immaginare l’anno prossimo una Juventus senza Max Allegri, nella misura in cui non ci sono altri indizi: il club non ha contattato nessuno, l’allenatore è disposto a rimanere (grazie anche a un lauto compenso). Il problema sono i tifosi.
Come far tornare la passione in un popolo che non crede nella sua guida tecnica, e lo ha dimostrato ampiamente? E se fosse Del Piero, come presidente a far tornare l’entusiasmo? Caressa l’ha buttata lì al Club. Chissà che questa provocazione non venga accolta. Chissà…