300 partite in Serie A e più di 100 gol segnati: ha deciso di ritirarsi | Il bomber si ferma
Chi l’ha detto che la paura fa 90. Novanta, con Muriel, sono anche il numero dei giocatori che in carriera hanno realizzato cento (o più) reti in Serie A.
L’ultimo in ordine cronologico è stato Luis Muriel, attaccante colombiano dell’Atalanta. Che, a inizio maggio con la rete nel 3-2 della Dea allo Spezia ha realizzato la sua centesima rete in Serie A, dedicandola a sua figlia Maria Victoria, nata qualche giorno prima.
Prima di Muriel era stato Goran Pandev a raggiungere la ragguardevole cifra: di questi novanta club dei cento, nove possono ancora movimentare la classifica del club dei cento. Tra questi c’è Belotti, a 106, che in questo finale di campionato spera di sbloccarsi con la maglia della Roma, la squadra su cui ha scommesso dopo sette anni di onorata carriera al Torino.
A 107 c’è super Edin Dzeko, l’Acquasanta per il Diavolo nell’andata della semi dell’Euroderby di Champions League con vista Istanbul. Il bosniaco scalerà ancora la classifica, c’è da scommettersi. Un gol in più per il chiacchieratissimo Duvan Zapata: più della metà li ha fatti grazie alla visione del calcio di Gasp alla Dea. Tanti gol, per carità, non tutti, come Domenico Berardi, attaccante del Sassuolo che detiene un particolare primato: 110 reti, tutti con una sola maglia. La bandiera delle bandiere.
Nel club dei cento anche Paulo Dybala, entrato nel grande grazie alla Juve, con la quale ha esultato personalmente 82 volte. Con Zlatan Ibrahimovic il quoziente gol si innalza terribilmente: salendo a 156, chissà se li aumenterà visti i suoi acciacchi da quarantenne. Non segnerà da un anno, ma più su di Ibra, c’è Fabio Quagliarella: a 181. Undici reti in meno di Ciro immobile, ottavo nella classifica all-time capeggiata dall’impareggiabile Silvio Piola, 247 centri in 537 incontri tra il 1929 e il 1954.
Adiòs Tanque
Nel club dei cento, entra di diritto c’è German Denis, per amici e nemici sportivi semplicemente El Tanque, che non li avrà fatti tutti in Serie A, ma ha detto basta lo scorso 4 maggio, appendendo le fatidiche scarpette al chiodo, nello stesso periodo di Alessandro Diamanti.
Smette addirittura in Serie D, a quarantuno anni, con il suo Real Calepina, portato comunque alla salvezza (con5 reti), dopo una carriera più che onorevole in Italia.
Un goleador per cinque
Cesena, Napoli, Atalanta, Reggina e Udinese, un goleador per cinque squadre: più 300 le partite giocate, 100 i gol segnati tra le principali quattro categorie del nostro calcio.
Il grosso quel classico centravanti di peso (da qui il soprannome di carro-armato) l’ha fatto con l’Atalanta, con il quale ha esultato personalmente 56 volte. Con Napoli e Reggina comunque è andato in doppia cifra.