Cederlo davanti a una interessante proposta o non cederlo? Questo l’amletico dubbio della Roma riguardo a Tammy Abraham.
Davvero un bel dilemma sull’attaccante inglese della Roma. I numeri ce li ha, questo non è in discussione, semmai è la continuità a far discutere.
Cresciuto nel settore giovanile del Chelsea è riuscito a bruciare le tappe nella percorso di formazione come giocatore, debutta in fretta coi Blues tra i professioni. E’ stato mandato a fare le ossa, con minutaggio annesso nel Bristol e con lo Swansea City. L’olfatto realizzativo l’ha dimostrato a Birmingham con l’Aston Villa: il primo dei Villans nel nuovo millennio a totalizzare 25 marcature.
Al Chelsea è tornato per restarci, per alzare quella Champions League contro tutti i pronostici battendo il Manchester City di Pep Guardiola, con Supercoppa Europea annessa. La Roma, e soprattutto Mou, stregato dalle qualità di Tammy Abraham, ha investito tantissimo nel londinese, classe 1997, arrivando a sborsare quaranta milioni di euro, il secondo acquisto più oneroso dell’ero post Sensi, dopo Patrick Schick.
Il primo anno sulle rive del Tevere è superlativo, al netto di qualche palo di troppo e gol mangiato, Tammy Abraham realizza diciassette reti in campionato, nove in Conference League (dove viene inserito dalla UEFA nel miglior undici della neonata competizione) al netto di una rete nelle qualificazioni. Due segnature in Coppa Italia: la somma fa il totale, 27 gol stagionali al primo anno in giallorosso non sono affatto pochi.
Ma come Paganini, il nazionale inglese non si ripete. Southagate non lo convoca per il Mondiale e lui ci rimane malissimo, alla Roma non è affatto continuità: alterna buone prestazione ad altre gravemente insufficienti.
Vero è che con Dybala è più difficile prendersi il proscenio e altrettanto oggettivo che la stagione non è ancora finita, ma non c’è affatto paragone. Stiamo a appena a 9: otto in Serie A, uno in Europa League.
Così la Roma si interroga se è il caso di tenerlo. Anche perché si odono sirene inglesi che potrebbero riportare Abraham in Premier League. Secondo quanto ipotizza 90Min, Tammy Abraham sarebbe tenuto sotto stretta osservazione da diversi club inglesi.
In pole ci sarebbe il Manchester United, in forte pressing dopo il placet di Ten Hag. Attenzione anche all’Aston Villa, che lo riprenderebbe molto volentieri. Palla alla Roma, la forza per tenerlo ora ce l’ha, ma bisogna rispondere prima a quell’amletico dubbio.