Un rinnovo pro forma, che serve all’Atalanta per blindare Scalvini e cederlo al prezzo più alto possibile. L’asta entra nel vivo.
Nessuno ha dato peso al rinnovo di Giorgio Scalvini con l’Atalanta, tecnicamente un adeguamento visto che il gioiello della Dea percepisce attualmente duecento mila euro e ha un contratto in essere fino al 2027, che potrebbe diventare fino al 2028 e il suo ingaggio trasformarsi in 500 mila euro. Conta poco, il giusto.
Troppe le squadre che sono piombate sul difensore di Chiari, classe 2003. Il suo talento naturale misto alla bravura di un allenatore come Gasperini che sa lavorare tanto e bene sui talentini, lo hanno trasformato in un oggetto del desiderio per mezza Serie A, e pure per tante big internazionali.
È un difensore centrale moderno, utilizzato da Gasp anche a centrocampo. Il motivo è semplice e va al di là di quel destro davvero importante: ottime doti fisiche e buonissima tecnica che gli permette di essere uno dei migliori esponenti nella costruzione dal basso.
Può giocare indifferentemente sia in una difesa a 3 che a 4, oltre a essere perfomante nelle marcature. Nonostante il ruolo, sa essere pericoloso anche in zona gol, merito di uno stacco di testa imperioso e la classe di chi sa ben destreggiarsi nel gioco aereo.
C’è chi lo considera il nuovo Bastoni, altro prodotto dell’inesauribile serbatoio del settore giovanile bergamasco. Chi addirittura scomodo centrali top, come Thiago Silva.
Gasp ci ha creduto sin dall’inizio, facendolo debuttare in Serie A quando aveva 17 anni, si ritaglia il suo spazio in un amen e chiude la sua prima stagione in A togliendosi lo sfizio di segnare con l’Hellas Verona. Anche lo scorso anno il suo minutaggio è molto alto, utilizzato in prevalenza come centrocampista.
Se ne sono accorti un po’ tutti del suo valore. “È un giocatore talmente importante che tutte le squadre europee sono interessate”. Parola di Tullio Tinti, agente di Scalvini. “È giovane e ha tempo per fare tutto ciò che deve. Ha rinnovato con l’Atalanta? Sì, già da un po’”.
Eppure Juventus, Inter (le più interessate) e Napoli hanno chiesto più di una informazione all’Atalanta, così come Liverpool e Manchester City, in Spagna si sarebbe mosso perfino il Real Madrid. Ci ha pensato la Dea a spaventare tutti, almeno per il momento: ci vogliono 50 milioni di euro per prenderlo. Comunque vada sarà un successo per i nerazzurri: la sua eventuale vendita lascerà in eredità il buon ricordo e un signor tesoretto. Altrimenti resta Bergamo, e da quelle parti saranno felici ugualmente.