50 milioni di euro subito | Allarme rosso Rafael Leao: tensione massima a Milanello
Le due facce della stessa medaglia. Prima del Mondiale si parlava un top player. Ora di un flop.
Davvero strana la stagione di Leao, agli antipodi. Inizia il campionato sulla falsariga di come l’avevamo terminato: col tricolore al petto, da protagonista, prendendo il Milan sulle spalle e regalando giocate mozzafiato.
Nel frattempo già si parlava di rinnovo, nonostante il suo contratto, da due miliardi a stagione più bonus, scade nel 2024. Tutto sembra presagire la continuazione. Le parti si danno appuntamento a dopo la kermesse iridata, ma filtra ottimismo su entrambi i fronti.
Si va in sosta per il Mondiale. Leao vola in Qatar fra mille speranze, anche i portoghesi pregustano meraviglie là davanti insieme a Cristiano Ronaldo. Ma qualcosa comincia ad andare storto. Sì, perché Fernando Santos non lo vede e lo relega in panchina. Una scelta deleteria per tutti e due. A posteriori.
Il Portogallo sbatte addosso al Marocco e si fa male, esce ai quarti di finale col rimpianto Leao (che quei scampoli non è che sia stato all’altezza della sua fama), Fernando Santos viene esonerato (ora allena la Polonia), sostituito da Roberto Martinez, ex commissario tecnico del Belgio di Lukaku.
Il minimo comun denominatore
Al Milan torna la fotocopia di Leao. Non performante, abulico, perfino indisponente nel suo modo di stare in campo. Pioli lo fa partire addirittura dalla panchina nel derby di campionato perso malamente, più nella prestazione che nel risultato. Insomma un altro Leao.
Il minimo comun denominatore, finora, della stagione di un Leao top prima del Mondiale e un Leao flop dopo, è che quel rinnovo di contratto non è stato ancora firmato. Con la differenza che prima del Qatar vale oltre 80, se non cento milioni. Adesso la metà.
Le cifre
Cinquanta milioni, la cifra che più o meno dovrebbe sborsare il club rossonero per averlo a disposizione anche dopo il 2024. Secondo la Gazzetta dello Sport, infatti, la famiglia dell’attaccante portoghese, che lo rappresenta avrebbe chiesto tanto per estendere l’accordo con il Milan.
7.5 milioni di euro netti a stagione per cinque anni, innanzitutto, più due milioni alla firma e bonus legati a obiettivi personali e di squadra, con la possibilità da parte del club di usufruire del Decreto Crescita. Ma la domanda, inevitabilmente, sorge spontanea: con chi sta firmando il Milan, con quello ante o con quello post Mondiale?