Massimiliano Allegri ha risollevato la Juventus dopo un avvio difficile, ma ora ha bisogno di ulteriore qualità per provare la scalata alla vetta della classifica.
Un inizio di stagione difficile, anzi disastroso. Massimiliano Allegri ritenuto il principale artefice del fallimento bianconero. La sua Juve lontanissima dalle prime posizioni di classifica e fuori dalla Champions League, con l’umiliazione di Haifa contro il Maccabi a fare da sfondo a mesi orribili. Poi, pian piano la risalita. Sei vittorie consecutive in campionato senza subire gol ed un terzo posto conquistato, nonostante solo un mese prima la zona Champions sembrasse un miraggio.
Certo, il Napoli ed il primo posto sembrano ancora irraggiungibili, ma con una scontro diretto d’andata da giocare ancora in campionato e quest’andamento, tutto sembra ancora possibile. Il caso plusvalenze, il terremoto societario e tutte le voci giunte in seguito, di certo non aiutano l’ambiente ma, il Mondiale di mezzo, ha dato tempo ad Allegri che ha potuto fare quadrato con i suoi calciatori e stabilire una sorta di patto all’interno dello spogliatoio.
Poi, ci sono le questioni legate alla rosa. Competitiva e forte, forse la più forte della Serie A, ma con tante incognite. Una tra tutte quella legata agli infortuni. Di Maria e Chiesa non si sono quasi mai visti, Pogba mai e chissà quando lo si avrà a disposizione, Vlahovic soffre di una fastidiosa pubalgia che non gli dà pace. Sono questi ulteriori grattacapi che il tecnico livornese dovrà cercare di risolvere per presentare ai blocchi di (ri)partenza una Juventus da battaglia.
Una mano potrebbe arrivare dal mercato che si apre a gennaio e che presenta delle occasioni niente male. Massimiliano Allegri è, da sempre, è un estimatore dei giocatori di talento. Secondo il tecnico bianconero, infatti, sono loro a far vincere le partite e i campionati, molto più di moduli e dettami tattici che valgono e contano fino ad un certo punto.
Una super occasione, per la Juve ed Allegri, potrebbe essere rappresentata dal profilo del fantasista spagnolo, Isco. Da astro nascente del calcio internazionale nel 2012, a giocatore chiave del Real Madrid di Cardiff targato Zinedine Zidane, a scarto di lusso. Tra infortuni, scarsa forma fisica ed allenatori che non credevano più in lui, lo spagnolo ha cominciato a vedere poco il campo, fino alla decisione di andare via da casa sua ed approdare al Siviglia in estate. Un’avventura molto deludente che si è conclusa a novembre con appena un gol realizzato. Prima di Natale, infatti, il fantasista 30enne si è di nuovo svincolato ed ora cerca una sistemazione.
Massimilano Allegri, lo porterebbe di corsa alla Juventus. La sua classe servirebbe come il pane nel 3-5-2 con cui Max a risollevato la Juve e cercherà di rincorrere il Napoli dal 4 gennaio in poi. Isco, d’altronde, potrebbe fungere da seconda punta dietro ad uno tra Milik o Kean, visti gli acciacchi di Di Maria e l’incognita pubalgia che tormenta Vlahovic, ma anche da mezzala di qualità. Ruolo che gli juventini di aspettavano ricoprisse Paul Pogba, fin qui inesistente e ancora lontano dal rientro in campo, e che McKennie potrebbe liberare, almeno numericamente ed economicamente.
L’affare non sarà certo semplice. Isco vuole rilanciarsi e Allegri sarebbe l’allenatore giusto per riuscire nell’impresa, ma le incognite sono tante. Prima tra tutte c’è quella legata alla concorrenza. La Premier League, o Mourinho e la sua Roma, sono delle sirene che potrebbero attrarre il fantasista spagnolo e rischiare di rappresentare ancora una volta un boccone amaro da mandar giù per Allegri. Esattamente come accadde a Cardiff, anche per colpa di Isco.