Tutto ruota attorno a Ancelotti. Ma il Madrid cambierà: sia in entrata sia in un uscita, dove si registra l’imminente addio di Asensio.
A parole Carlo Ancelotti guiderà ancora il Real Madrid, uscito ridimensionato dal Manchester City, ma pur sempre vincitore di due trofei quest’anno: il Mondiale per Club e la Copa del Rey.
Due indizi non faranno una prova, ma Ancelotti ha più volte detto che a Madrid sta benissimo e di aver intenzione di rispettare il suo contratto con le Merengues, che scadrà nel 2024, nonostante le fortissime voci che lo vogliono come nuovo commissario tecnico del Brasile.
A parole anche Don Florentino lo ha omaggiato all’indomani della conquista della Copa del Rey, nonostante la brutta batosta di Manchester potrebbe aver fatto salire un dubbio a un presidente a cui non piace perdere di misura, figuriamoci uscire dalla Champions League con un 4-0 sul gruppone.
A parole, dunque, non ci dovrebbe essere nessun sconvolgimento sulla panchina dei Blancos, ma ciò non vuole dire che la squadra di Chamartìn non cambierà. Tutt’altro.
Sono anni che a Madrid si sta effettuando un ricambio generazionale, pur mantenendosi sempre a livelli eccelsi. Sono andati via i senatori, da Cristiano Ronaldo al gran capitàn Sergio Ramos, passando per Marcelo e Casemiro. C’è ancora tempo per Modric, Kross e Benzema. Almeno un altro anno.
Il grande colpo di mercato, comunque, il Real Madrid di Florentino Perez lo fa sempre ogni anno. Certo, il sogno è Mbappè, ma se sarà, quasi impossibile che il PSG si privi di Messi (certa la sua uscita), Neymar (c’è una trattativa con il Manchester United in corso) e Kylian all’unisono.
Molto più probabile che arrivi Jude Bellingham, una trattativa che in Spagna sono convinti sia alle battute finali. E ora che il campionato tedesco è finito (nella peggior maniera possibile per la Banda dell’Oro, raggiunta dal Bayern all’ultima giornata ma sconfitta per la peggior differenza reti), il Real Madrid può chiederla.
Anche in uscita c’è una situazione che appare chiare: la splendida epopea di Marco Asensio sulle rive del Manzanares, quelle di colore bianco, si avvia alla conclusione. Il 27enne maiorquino è scadenza di contratto, ma non c’è stata mai nessuna apertura per il rinnovo.
Il motivo va ricercato nella voglia di una considerazione maggiore (non economica, assicura ESPN Sport) da parte di Marco Asensio, superato largamente nelle gerarchie da Rodrygo, su cui i Blancos hanno deciso di scommetterci forte. Sarà adiòs, dunque. L’Aston Villa vorrebbe portarlo in Premier, Juve e Milan ammiccano all’opportunità di poterlo prendere, ma attenzione al PSG, soprattutto se Zidane dovesse veramente prendere la panchina parigina. Con lui Asensio giocava sempre.