I rossoblu stanno disputando una stagione memorabile, ma a giugno saranno chiamati a risolvere una questione spinosa.
È trascorso molto tempo dall’ultima volta in cui il Bologna si è ritrovato a ridosso dell’Europa, a questo punto del campionato. La stagione di riferimento è la 2011-2012 e si possono riscontrare alcune similitudini con quella attuale.
Entrambe le squadre provengono da stagioni al di sotto delle aspettative. Quel Bologna aveva chiuso la Serie A 2010-11 raccogliendo 45 punti (divenuti poi 42, a causa della penalizzazione), uno solo in meno rispetto a quello che ha chiuso a maggio 2022 al tredicesimo posto.
Entrambe hanno esonerato il proprio allenatore dopo cinque giornate, nelle quali non si è portata a casa alcuna vittoria, per ingaggiarne un altro alla terza esperienza in A. Allora, Stefano Pioli subentrò a Pierpaolo Bisoli. E così come accaduto in quest’anno, il cambio in panchina ha coinciso con un radicale miglioramento delle prestazioni e dei risultati.
È ancora presto per dire se Thiago Motta possa percorrere la carriera di Pioli ed arrivare a vincere uno scudetto. Le premesse sono senz’altro positive, almeno dopo quanto intravisto a La Spezia e adesso a Bologna. Al punto che dalla Francia fanno sapere che il Paris Saint-Germain, dove l’italo-brasiliano ha giocato per sei stagioni, lo terrebbe in considerazione in caso di esonero di Galtier.
Un’altra similitudine tra i due Bologna è rappresentata dal miglior giocatore di entrambe le formazioni, il cui identikit corrisponde ad un attaccante di 34 anni. Marco Di Vaio, adesso direttore sportivo, chiuse il campionato con 10 reti, mentre Arnautovic – che di nome fa Marko, guarda un po’ – è già a quota 8 gol da un bel po’ e potrebbe non segnarne altri.
Il motivo sta nelle scelte di formazione di Motta. Se inizialmente l’austriaco, con cui ha condiviso una breve parentesi ai tempi dell’Inter, sembrava intoccabile, dopo l’infortunio le cose sono cambiate. Dal suo ritorno ha disputato soltanto 26 minuti contro il Monza e nelle ultime due non è neanche entrato in campo. La sua frustrazione è stata evidente al termine della gara contro la Lazio, quando prima di rientrare negli spogliatoi ha calciato via una bottiglietta d’acqua.
Il centravanti è stato cercato addirittura dal Manchester United l’estate scorsa, prima che la dirigenza bolognese mettesse un veto alla sua partenza. E adesso potrebbe diventare un problema la sua permanenza, se continuassero ad essergli preferiti Zirkzee e Barrow nel suo ruolo.
Nella giornata di ieri, prima della sessione d’allenamento è andato in scena un vertice tra il giocatore, Thiago Motta, Di Vaio, l’amministratore delegato Claudio Fenucci e il responsabile dell’area tecnica Giovanni Sartori per chiarire la situazione, prima che influenzi negativamente l’ambiente. Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport l’allenatore ed Arnautovic si sarebbero chiariti e sarebbe possibile un suo impiego dal primo minuto nella sfida contro la Salernitana.
Non è chiaro se questo sarà abbastanza per mettere a posto le cose, ad oggi pare che il Bologna abbia trovato una sua identità anche senza l’ex attaccante del West Ham e, nel caso in cui le cose non dovessero migliorare, una sua partenza non è da escludere.