Addio Ferrari: è uno stillicidio | Firmano per Red Bull e Mercedes
Nella settimana che porta al Gran Premio di Silverstone, arrivano anche gli assalti frontali di Red Bull e Mercedes alla Ferrari.
È una Formula 1 frizzante di questo periodo, a dispetto di un Mondiale praticamente segnato sin dal primo GP, con lo strapotere delle Red Bull che hanno vinto tutte e nove le gare disputate e viaggiano verso il record della McLaren 1988, quando vinsero tutti le corse del Circus, in una singola stagione.
Nella settimana che culminerà con il Gran Premio di casa Mercedes, è stato innanzitutto ufficializzato il calendario 2024, con 24 Gran Premi. La stagione che verrà comincerà dall’Asia, si punta a ottimizzare i grandi spostamenti: ravvicinate le gare in Australia, Giappone e Cina, con quest’ultima che torna tra le 24 tappe in programma (2019 l’ultima volta).
Partenza il 2 marzo dal Bahrain: sì di sabato (come un Arabia) per via del Ramadan. Imola a maggio, Monza a inizio settembre, i Gran Premi in autunno.
Le altre novità sono rappresentate da Suzuka (previsto per primavera e non più autunno, la Cina torna per la prima volta nell’era post pandemia da Coronavirus, l’ultima gara corsa nel 2019 per chiudersi addirittura l’8 dicembre ad Abu Dhabi.
Un passato da ricordare
Il futuro è segnato, dunque, il presente un tempo da vivere ricordando un recente passato dove Leclerc e Sainz sono stati protagonisti a Silverstone, magari ci scappa il colpaccio, nonostante Max Verstappen stia facendo un campionato a parte, ma gli aggiornamenti portati sin da Barcelona e gli ultimi due, positivi, Gran Premi, alimentano qualche speranziella.
Ma la Ferrari non deve guardarsi da Red Bull e Mercedes (che gli è davanti nel Mondiale costruttori, come l’Aston Martin), ma anche fuori dalla pista. Tutto per colpa, o merito chi può dirlo ora, di un regolamento che nel 2026 cambierà in maniera radicale, in primis lato (nuove) power unit. Che dovranno produrre la potenza al cinquanta per cento fra il 6 cilindri endotermico e l’ibrido elettrico.
Un regolamento che cambia
Caccia agli ingegneri migliori per poter sviluppare nuovo monoposto all’altezza della situazione. E in questo contesto Red Bull e Mercedes bussano alla porta di Maranello, a caccia di specialisti di settore.
In tal senso Emanuele Guidotti, specialista di turbo e simulazione, ha lasciato le Rosse dopo quasi un decennio per accasarsi in Mercedes, Angelo Rosetti, ha scelto la Red Bull Powertrains, scatenando una sorta di asta per l’esperto di combustione. Insomma autentici assalti frontali ai gioielli della scuderia col Cavallino.