Un fedelissimo di Simone Inzaghi, dottor Jekyll ai tempi della Lazio, Mister Hyde con l’Inter.
Un po’ tutta la carriera di Joaquin Correa si sta dipanando con questa dicotomia: capace di tutto e del suo esatto contrario. Se in giornata quasi impossibile marcarlo, dà del tu al pallone ed è rapidissimo nel dribbling. Il problema è quando è in giornata?
Cresce in patria uno dei tanti Tucu (ossia il Tucumano), come Pereyra dell’Udinese. Esordio da pro con l’Estudiantes di la Plata, ma il suo destino è in Italia. La Samp vede in lui un potenziale attaccante con i fiocchi e lo prende senza remore. Quattro anni (2011-2015), tante giocate, sprazzi di vera classe. Il Siviglia lo nota, lo prende e lo porta in Liga, ma il campionato spagnolo non è adatto per lui. Così torna in Italia nel 2018.
E’ con la Lazio di Simone Inzaghi che si è visto il miglior Correa. Tre stagioni, una Coppa Italia (2018-2019) e una Supercoppa italiana (2019) insieme all’allenatore di Piacenza, che quando va via dal club di Lotito per la chiamata dell’Inter, non ci pensa due volte a portarlo con sé, sebbene a titolo temporaneo.
I trofei aumentano perché El Tucu contribuisce ai due successi in Supercoppa (2021, il suo anno migliore con tanto di medaglia d’oro in Copa America e 2022) e a un’altra Coppa Italia (2021-2022), ma non è più lui, o forse sì.
E’ il Correa di sempre, forte, fortissimo e decisivo quando in giornata, abulico e impalpabile in altre. La differenza nella Milano nerazzurra sono più le volte in cui si manifesta Mister Hyde, piuttosto che Dottor Jekyll.
Attualmente l’argentino è fermo ai box: kappaò dopo l’infortunio rimediato in Champions League con il Barcellona: ha saltato anche il derby a causa di quel problema alla coscia destra, una distrazione che sta faticando a mettersi alle spalle.
Dovrebbe tornare a disposizione di Simone Inzaghi dopo la sosta per gli impegni della Nazionale nelle qualificazioni ad Euro 2024 (sconfitta casalinga contro l’Inghilterra, domenica l’Italia è attesa a Malta), qualche altra partita con l’Inter. Poi un sempre più probabile addio.
Le richieste non mancano. Ci sono quelle che arrivano dall’Eldorado Premier: lo vuole il West Ham di Moyes, ma anche l’Aston Villa ha manifestato un certo interesse. In Spagna si è rifatto vivo il Siviglia, che confida nel fatto che la seconda è più bella ancora.
Attenzione, però, Correa potrebbe rimanere in Italia. La suggestiva ipotesi è della Gazzetta dello Sport, secondo cui ci sarebbe un ritorno di fiamma per il Tucu: la Lazio non spenderà mai quei 31 milioni di euro che l’Inter ha sborsato, ma le parti potrebbe arrivare a un compromesso.