Lui, lei, l’altro. Lui è il Predestinato, oramai lo chiamano così. Lei è la scuderia più importante della Formula Uno, quella che non cambia mai nome a differenza di tutto il resto della compagnia del Circus. E l’altro.
L’altro è un campione del mondo. Un signor campione del mondo, di quelli che creano notizie qualunque cosa faccia. Anche se non dice nulla e sta a zitto a cercare di capire come tornare lì.
Lewis Hamilton è tutt’ora l’ombelico del mondo Formula Uno. E’ a caccia di una doppia rivalsa. Ha ancora il dente avvelenato per come gli anno tolto il Mondiale quelli della FIA, due stagioni or sono, con quel finale da tregenda con Max Verstappen. Deve dimenticare in fretta l’unica annata, la scorsa, dove non ha vinto neanche un Gran Premio.
Per molti, al netto di test ancora da effettuare, la Mercedes tornerà super competitiva nel Mondiale in Bahrain, nel primo week end di marzo. E la chiusura almeno in crescendo negli ultimi GP del 2022 fanno ben sperare i sostenitori britannici, ma non solo.
A prescindere da come inizierà e si svilupperà il Mondiale Formula Uno 2023, dove 23 sta anche per il numero di Gran Premi dopo la cancellazione di Shangai, la domanda sorge spontanea. Per quanti anni ancora correrà Lewis Hamilton?
Un altro Mondiale, due o tre? A 38 anni suonati, è pur sempre un classe 1985 come Cristiano Ronaldo, è normale domandarselo. La Mercedes crede in George Russell, ma è chiaro che si sta guardando attorno. Ed è qui che tornano in scena sia Charles Leclerc sia la Ferrari.
Da Maranello non hanno nessuna intenzione di cambiare i piloti, non a caso Carlos Sainz lo scorso aprile ha firmato l’estensione del proprio accordo con la scuderia del Cavallino fino al termine della stagione 2024, guarda caso lo stesso anno in cui scadrà il contratto del Predestinato. Che, alla fine del prossimo anno, arriverà al termine del contratto più lungo mai firmato dalla Ferrari con un pilota, ben cinque stagioni.
Et voilà, Frédéric Vasseur. Uno degli obiettivi dell’erede di Mattia Binotto è quello di blindare Leclerc, magari prima che Charles stuzzichi l’idea di prendere la monoposto di Lewis Hamilton. L’unica arma che ha il nuovo Team Principal della scuderia di Maranello sta tutta nella competitività della Ferrari.
Già, perché Charles sta bene in rosso, ma non è un segreto che voglia vincere il Mondiale, uno e più vista la sua età (25 anni): alla Mercedes sanno come si fa, alla Ferrari non più. Meglio tornare a essere competitivi in fretta, magari già dal 2023… non si sa mai.