Una classifica da scalare, una retrocessione da evitare. Si entra nel momento clou della Serie A e le panchinare iniziano a scottare.
Siamo quasi al termine del girone d’andata e la classifica inizia a delinearsi in un modo che potrebbe rassomigliare a quella di fine stagione. Iniziano a crearsi le prime importanti distanze e ogni partita ha un peso sempre maggiore della precedente. I due punti persi a tempo scaduto da Inter, Lazio e Milan potrebbero risultare decisivi a fine stagione, così come il gol di Danilo potrebbe aprire nuovi scenari per la Juventus finora difficili da immaginare. Fino alla prossima sosta per le nazionali (programmata tra la 27esima e 28esima di A), le squadre saranno catapultate in un tour de force – già iniziato – dove si giocherà praticamente sempre. Questa sera Inter – Parma apre i quarti di finale di Coppa Italia, i nerazzurri tra le altre cose saranno protagonisti tra otto giorni della Supercoppa contro i cugini rossoneri, che metterà in palio anche il primo trofeo stagione. Senza considerare che a breve riprenderanno anche le manifestazioni europee.
C’è però una “lotta” che non pur non regalando trofei ha lo stesso valore, se non addirittura superiore per le squadre che l’affrontano, di uno scudetto o di una Champions League: evitare la retrocessione. La battaglia per restare aggrappati alla Serie A ha un valore sportivo ed economico importante per il futuro delle società che ne sono invischiate. Retrocedere non vuol dire soltanto rinunciare ai considerevoli introiti dei diritti tv – la Lega sta lavorando al bando per il triennio 2024-2027 – significa soprattutto entrare a far parte di un campionato, quello di Serie B, in cui l’equilibrio competitivo rende molto complesso ritornare in A.
Ed è per questo motivo che la partita di ieri tra Verona e Cremonese ha avuto un significato così importante per i padroni di casa, che con i tre punti hanno abbandonato l’ultimo posto in classifica – occupato adesso proprio dai grigiorossi – e si sono rilanciati nella corsa alla Salvezza
Delle tre squadre che occupano i posti più bassi della classifica, due hanno già da tempo cambiato allenatore: L’Hellas si è affidata al duo Zaffaroni-Bocchetti, la Samp ha preferito dare una chance a Dejan Stankovic. La Cremonese, invece, ha sempre riposto la sua fiducia nell’allenatore che l’ha guidata alla promozione, Massimiliano Alvini. Le cose, però, potrebbero presto cambiare
La Cremonese è l’unica squadra della Serie A che deve ancora collezionare una vittoria, ha sette punti e come detto occupa adesso l’ultimo posto in classifica. La sconfitta del Bentegodi ha messo ufficialmente sulla graticola Alvini, che adesso rischia seriamente l’esonero. I candidati per un possibile cambio sono diversi. Ad oggi il favorito sembra Davide Ballardini, anche se ieri allo stadio era presente anche Roberto D’Aversa. Si valutano però anche Iachini e Semplici.
L’esonero del tecnico sembrava che potesse arrivare in giornata, ma Sky Sport Italia ha riportato che ad Alvini verrà concessa un’ultima chance nella partita contro il Monza.