Lo chiamano il virus UEFA, o FIFA, fa lo stesso. Colpisce sempre molti club quando i giocatori rispondono alle chiamate delle rispettive nazionali.
E’ davvero una Spada di Damocle sopra la testa dei club, di qualunque paese. Adesso poi, nel momento topico della stagione, è un incubo dal quale molte squadre sperano di svegliarsi presto. Già, perché 180 giocatori di Serie A hanno varcato i confini dello Stivale per raggiungere le proprie nazionali.
Dieci solo dell’Atalanta: Okoli e Ruggeri con l’Under 21 di Nicolato, De Roon con l’Olanda e Demiral con la Turchia. A completare la doppia cifra Lookman (Nigeria), Pasalic (Croazia), Maehle e Hojlund (Danimarca), Toloi e Scalvini (Italia). Otto sono del Bologna: Medel (Cile), Lucumì (Colombia), Ferguson (Scozia), Barrow (Gambia), Skorupski (Polonia) e Posch (Austria), Zirkzee (Olanda U21) e Pyyhtia (Finlandia U21). Due quelli della Cremonese: Carnesecchi (Italia) e Vasquez (Messico).
L’Empoli si allenerà senza otto nazionali: Parisi e Baldanzi con gli Azzurrini di Nicolato, De Winter col Belgio Under 21, Cacace con la Nuova Zelanda e Stojanovic con la Slovenia, Marin con la Romania), Ismajli con l’Albania e Ujkani col Kosovo.
La Fiorentina ne perde sei: Amrabat (Marocco), Nico Gonzalez (Argentina), Kouame (Costa d’Avorio), Barak (Rep.Ceca), Jovic e Milenkovic (Serbia). L’Inter il doppio: oltre Bellanova, Acerbi, Darmian e Barella (Italia), anche Lautaro e Carboni (Argentina), Dumfries (Olanda), Asllani (Albania), Brozovic (Croazia), Dzeko (Bosnia), Lukaku (Belgio) e Calha (Turchia). Sarri incrocia le dita per i sette biancocelesti: Cancellieri e Gila con le U21 di Italia e Spagna, Romagnoli (Italia), Hysaj (Albania), Marusic (Montenegro), Vecino (Uruguay) e Milinkovic-Savic (Serbia).
Pioli è il più preoccupato di tutti per il “Virus UEFA”, ne ha 16 sparsi in tutto il mondo: Thiaw (Germania), Kalulu (Francia) e Vranckx (Belgio U21), Maignan, Theo e Giroud (Francia, Ibra (Svezia), Kjaer (Danimarca), Tonali (Italia), Krunic (Bosnia), Dest (Usa), Leao (Portogallo), Vasquez (Colombia), Bennacer (Algeria), Saelemaekers e De Ketelaere (Belgio). Via in 4 dal Monza: Pessina, Sorrentino e Vignato, Antov con la Bulgaria.
Mou senza 13 giallorossi: Bove, Spinazzola, Cristante e Pellegrini, ma anche Dybala (Argentina), Kumbulla (Albania), Wijnaldum (Olanda), Zalewski (Polonia), Ibanez (Brasile), Celik (Turchia), Rui Patricio (Portogallo), Solbakken (Norvegia), Tahirovic (Bosnia). La Salernitana e quella bella dozzina: Lovato e Pirola, Ochoa (Messico), Piatek (Polonia), Dia (Senegal), Coulibaly (Mali), Daniliuc (Austria), Kastanos (Cipro), Bronn (Tunisia), Gyomber (Slovacchia) e Crnigoj (Slovenia), Botheim (Norvegia U21).
La Samp ne ha sette: Zanoli, Djuricic (Serbia), Rincon (Venezuela, Leris (Algeria) e Sabiri (Marocco), Turk (Slovenia U21) e Ilkhan (Turchia). Sassuolo, in questi giorni, senza Frattesi e Berardi, Bajrami (Albania), Erlic (Croazia) e Thorstvedt (Norvegia). Un po’ di più per Spezia (9), Torino (14) e Udinese (8).
Chi trema è Luciano Spalletti, ne ha 15 via, contando già la perdita di Bereszynski, ko per una distorsione al ginocchio. Su Anguissa (Camerun), Zielinski (Polonia), Lobotka (Slovacchia), Elmas (Macedonia), Ostigard (Norvegia), Rrahmani (Kosovo), Lozano (Messico), Kim (Corea del Sud), Olivera (Uruguay), Osimhen (Nigeria), Simeone (Argentina), Kvaratskhelia (Georgia) e gli italiani Meret, Di Lorenzo e Politano s’incrociano le dita.