Allegri chiede, la società accontenta | Firma sul contratto: ecco il primo colpo per l’estate
Potrebbero arrivare altri inchieste dall’indagine Prisma, che per il momento vede coinvolte altre sei procure. Con al centro sempre la Juve, ma il coinvolgimento di altre squadre.
Non c’è più solo la Procura di Torino. Che, dal canto suo ha trasmesso – su richiesta delle altre Procure territoriali – una serie di documentazioni a Genova, Bergamo, Udine, Modena, Bologna e Cagliari.
Sampdoria, Atalanta, Udinese, Sassuolo, Bologna e Cagliari tutte società che potrebbero essere coinvolte in altre inchieste. Ma per la Juve, un passo alla volta: prima c’è il ricorso al Collegio di Garanzia del Coni per riavere i 15 di penalizzazione. Poi? Poi chissà.
A prescindere da tutto, comunque, sembra che nella prossima stagione tutto ruoterà, a prescindere, attorno alla figura di Max Allegri, identificato dalla nuova dirigenza come l’allenatore non solo del presente.
A lui, insieme al nuovo direttore sportivo, il compito di creare una squadra competitiva, che deve ripartire da delle certezze. Danilo uno dei primi a rinnovare. Danilo, ma non solo.
Ricomincio da lui
Nonostante un inizio un po’ così, le troppe liti con i tifosi via social, qualche infortunio di troppo e prestazioni non all’altezza della sua fama, il 2023 sta restituendo un Angel Di Maria all’altezza della sua fama.
Se la Juventus è agli ottavi di Europa League (dove incrocerà i destini del Friburgo dell’Azzurro Grifo) il merito è tutto del Fideo. Una tripletta fantastica, con tanto di perla dell’1-0. “Rinnovo? Per ora godiamocelo, allenarlo è un piacere”. Così Max Allegri al termine del blitz di Nantes made in Angel Di Maria.
Un desiderio da esaudire
L’allenatore bianconero non si sbilancia, almeno davanti alle telecamere, perché nella stanza dei bottoni sarebbe stato irremovibile con la dirigenza della Signora, come conferma anche Gazzetta dello Sport. Allegri vuole il prolungamento di contratto del campione del mondo argentino, a tutti i costi, nonostante le 35 candeline spente dall’ex Paris Saint Germain il giorno di San Valentino.
La dirigenza juventina sembrerebbe propensa a tenersi stretto un giocatore che soltanto qualche mese fa doveva andare via, magari tornare in patria per vestire la maglia dell’amato Rosario Central. Passato, trapassato remoto anche gli screzi dei tifosi: tutti pazzi per le gesta del Fideo. Sarà rinnovo, dunque. Ma riecco quelle procure che non fanno dormire sonni tranquilli a nessun juventino. Che ne sarà di Di Maria se le inchieste porteranno via altri punti di penalizzazione, o peggio ancora la retrocessione d’ufficio? “Per ora godiamocelo, allenarlo è un piacere”. Ha ragione Allegri, il resto si vedrà.