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“Allegri e Paredes”: soffiata sulla Juventus | Ecco cosa sarebbe successo

Massimiliano Allegri – NewsSportive.it

E pensare che questa estate la Juventus ha fatto carte false per prenderlo. Paredes doveva essere uno dei punti fermi nell’undici di Allegri. Già, doveva.

Max si aspettava tutt’altro comportamento, sportivo e non solo, da parte di Paredes. Immaginava fosse quello che ha lasciato Italia (dove ha vestito le maglie di Chievo Verona, Roma ed Empoli), sognava che il centrocampista argentino potesse seguire la crescita esponenziale avuta grazie alle esperienze nello Zenit – con Spalletti – e con le tantissime individualità presenti al Paris Saint Germain.

La Juve ancora in mano ad Andrea Agnelli, questa estate, aveva intenzione di prenderlo addirittura a titolo definitivo, ma si è dovuto accontentare di un prestito con diritto di riscatto, a conti fatti meglio così.

Al rientro in Italia dopo un lustro, Paredes veste di bianconero per ben figurare, in modo tale da essere convocato da Scaloni per il Mondiale del Qatar, che proprio l’Argentina avrebbe vinto di lì a poco.

Esordisce a settembre nell’1-1 del Franchi contro la Fiorentina. Tre giorni più tardi l’amarcord con il Paris Saint Germain, con tanto di record 102 palloni toccati, mai nessuno ci era riuscito al debutto in bianconero. Resterà il dato statistico migliore nell’esperienza di Leandro Paredes con La Signora.

Tutto e il suo esatto contrario

Bisogna aspettare il 3 maggio per vederlo esultare per un suo gol, su calcio di punizione, nel 2-1 della Juve contro il Lecce. In mezzo, tante delusioni: la perdita pressoché immediata di un posto da titolare (riserva di Locatelli), i quattro in pagella (per informazioni chiedere a chi lo ha preso al fantacalcio), tantissime insufficiente. Paredes non può essere questo.

Nel 2012 faceva parte della lista dei migliori calciatori nati dopo il 1991, stilata dall’autorevole Don Balón. Destro (ottimo) naturale, non sarà come i suoi idoli, Riquelme e Zinédine Zidane, ma è sempre stato un ottimo interdittore, un buon assistman (al Boca Juniors ha iniziato la carriera da trequartista). E ancora.

Leandro Paredes – NewsSportive.it

L’involuzione

Bravo a cercare la profondità e a non perdere mai palla, si è sempre distinto in fase d’interdizione, per la capacità di giocare negli spazi stretti e di ricoprire più ruoli, oltre quello attuale di regista. Alla Juve tutto questo non si è mai visto.

C’è chi dice che non va d’accordo con Max Allegri. “Non credo che Allegri lo stimi”. Parola di Lele Adani, uno che Allegri l’ha sempre rispettato ma altrettante volte criticato. “Per tre anni – continua il commentatore RAI – al PSG è stato il calciatore che più di tutti gli altri in Europa, da centrocampista, imbucava e faceva passaggi utili in avanti, saltando sbarramenti offensivi avversari”. Anche questo non si è mai visto alla Juve.