Una stagione sui generis per Joao Cancelo: iniziata nel City, continuata col Mondiale e terminata (per ora) con il Bayern.
Non si è fatto mancare nulla Joao Cancelo in questa stagione assolutamente fuori dagli schemi. Partito con l’intenzione di spaccare il mondo e confermarsi al livello top dei terzini migliori al mondo, il portoghese ha capito sin da subito che sarebbe stato un problema continuare alla dipendenze di Pep.
Già, con l’arrivo di Haaland, Guardiola ha ridisegnato il Manchester City, ma non solo dal punto di vista offensiva. Il gol per il catalano non è mai stato un problema, ma con l’arrivo del gigantesco scandinavo, bisogna trovare un gioco che esaltasse le sue immense dati, senza perdere di vista l’equilibrio.
Uno dei più grandi miglioramenti di un Manchester City che si presenta alla finale di Champions League del 10 giugno contro l’Inter, non è solo una fase offensiva che con Haaland ha raggiunto livelli devastanti per tutte le difese avversarie: i Citizens ora sono una squadra che sa difendersi alla grande, fa una valanga di gol ma non subisce.
In questo contesto Joao Cancelo ha perso ben presto la sua titolarità, con quei mal di pancia annessi che lo hanno portato a chiedere la cessione, anche in ottica Mondiale in Qatar.
Tornato scuro in volta dalla kermesse iridata, con un Portogallo delusione in Qatar e fuori ai quarti per mano della rivelazione Marocco, Cancelo ha cambiato squadra e campionato, finendo in un Bayern incastrato tra il divorzio quanto meno affrettato con Nagelsmann e l’era Tuchel.
Cancelo non incanta nemmeno con il Bayen, anche se porta a casa uno “scudetto” senza senso logico, grazie al 2-1 del bavaresi e Colonia e in contemporanea al clamoroso tonfo del Borussia Dortmund in casa, all’ultima giornata, contro il Mainz: un 2-2 a tempo scaduto che non serve ad alzare il Meisterchale.
Termina con il lieto fine, dunque, la stagione di un Joao Cancelo che, paradossalmente, qualsiasi scelta avesse fatto, l’avrebbe condotta a un titolo. Se fosse rimasto all’Etihad avrebbe vinto la Premier (e forse non solo) con il City. Anche se fosse andato via, ma non al Bayern Monaco.
“Volevamo prenderlo noi a gennaio”. E’ proprio Xavi a rivelare il curioso retroscena, a margine di un’intervista sul canale catalano TV3: “Ci è stato offerto e abbiamo detto di sì – dice l’allenatore dei neo campioni del Barcelona – il Manchester City ne ha discusso e ci ha detto che non voleva che venisse qui”. Chissà che non ci vada a luglio, ma questa è un’altra storia.