Sembra essersi esaurito, o quantomeno sopito, il fenomeno del tennis italiano intento a miracol mostrare. Non ci sono belle notizie in questo periodo.
La discesa di Matteo Berrettini, fuori al primo turno degli Australian Open dopo aver sprecato malamente un match point prima di perdere al quinto set del primo turno contro il redivivo Andy Murray, è sotto gli occhi di tutto. La classifica non perdona: il tennista romano è fuori dalla top ten.
Non un granché neanche Lorenzo Musetti. Anche il 20enne di Carrara, ora numero due italiano nella ATP ha salutato prematuramente Melbourne, cadendo sempre al primo turno per mano del sudafricano Harris, anche in questo caso al quinto set.
Gioia effimera per Jannik Sinner. Il 21enne di San Candido va sotto due set a zero nei quarti di finale contro il greco Tsitsipas, uno dei possibili candidati al successo insieme a Nole Djokovic, eppure rimonta alla grande, protraendo un match dalle mille e un’emozione al quinto, prima di cedere 6-3, con qualche rimpianto. Torneo più che positivo, sia chiaro, ma da uno come lui ci si aspetta sempre lo scatto verso qualcosa di più glorioso.
Dai social arriva anche l’ufficialità del ritiro di un italiano, che smette prematuramente la sua carriera a soli 27 anni, da 144esimo al mondo, con un titolo all’attivo conquistato nel 2018 e la top ten da Juniores.
“È iniziato tutto per scherzo, in un giorno d’estate del 2005. In quel momento non avrei mai immaginato che cosa mi aspettasse. Ora, guardandomi indietro, lo so quante gioie mi hai regalato, ma anche quante delusioni e sconfitte che mi hanno fatto crescere. Mi hai fatto piangere di felicità ma anche di rabbia e frustrazione, mi hai regalato momenti indescrivibili che rimarranno per sempre dentro al mio cuore”.
Inizia così il toccante post su Instagram di Filippo Baldi, che alza bandiera bianca a causa dei numerosi infortuni che lo hanno afflitto, quasi tutti alla spalla anche se di recente al gomito. Un peso troppo pesante da sorreggere.
“La mia carriera da giocatore finisce qui, consapevole di aver dato tutto me stesso dal giorno in cui ho deciso di farlo come professionista fino ad oggi. E’ un lungo post, toccante quello di Bardi, che mostra comunque serenità di fronte alla Dea Sbendata.
“Il tennis mi hai dato tantissimo e mi hai anche tolto tantissimo, ma questo lo avevamo messo in conto. Grazie tennis per avermi fatto sentire vivo anche nei momenti più bui, difficili e tristi della mia vita. Grazie alle persone che mi hanno aiutato veramente e hanno cercato realizzare il sogno di un bambino con una racchetta in mano. Tennis, ti amo e mi mancherai per sempre”.