Becao a parametro zero: scatto folle e firma | Ciao ciao Udinese
L’Udinese sta cambiando, inevitabile dopo l’addio di Pierpaolo Marino. Tra le priorità, trovare l’erede di Rodrigo Becao.
Attualmente l’unica certezza dell’Udinese è il suo allenatore: Andrea Sottil a cui la famiglia Pozzo ha confermato la fiducia dopo una stagione in linea coi programmi bianconeri, con tanto di soddisfazioni tolte, senza mai rischiare (particolare da tenere in considerazione) di essere invischiati nella bagarre.
Il problema è che dopo quattro anni (nel suo secondo mandato) non ci sarà più l’esperienza di Pierpaolo Marino a costruire l’Udinese del futuro. Tutto è passato nelle mani di Franco Collavino, direttore generale dei friulani.
All’ordine del giorno, naturalmente, il futuro del suo capitano, dell’elemento di maggior spicco del club friulano in scadenza di contratto: el Tucu Pereyra. La sensazione è che le dinamiche di mercato siano cambiate per l’argentino, con le valigie pronte nel finale di campionato. Ma così potrebbe non essere.
L’interesse di Inter, prima, Roma, poi, sembra essersi notevolmente affievolito, in nome della ragion di tanto: sia la Beneamata sia i giallorossi sono costretti, in questa fase a sottostare alle regole di mercato. L’Inter deve tappare un buco di circa 900 milioni di debiti, i giallorossi devono fare 30 milioni di plusvalenze entro il 30 giorno, per non incappare in multe e guai seri. Così, prima si vende e poi si compra.
Chi saluta
Certamente buone notizie per l’Udinese, che un tentativo lo farà per rinnovare con il suo capitano, sempre al centro del progetto tecnico di Andrea Sottil.
Più complesso tenere i propri big quando arrivano dall’estero squadre che non hanno problemi di fair play finanziario, con tanta disponibilità economica, così i Pozzi si sarebbero messi l’anima in pace e sono pronti a salutare Rodrigo Becao.
Passato, presente e futuro
Era arrivato dal CSKA Mosca nell’estate del 2019. Debutto da urlo: sua la rete dell’1-0 col quale i bianconeri sconfiggono il Milano. Segnerà anche a San Siro, un’acquasanta per il Diavolo, come se non bastasse è ancora suo il gol del 2-1 contro il Venezia, ad aprile, che vale una salvezza.
Quattro ottimi anni alla Dacia Arena per il centrale di Salvador, classe 1996, al netto delle sei reti e tre assist, comunque per niente male per un difensore. Ma le sue spiccate doti difensive, la sua fisicità, hanno catalizzato l’interesse di tante squadre, che condite a un contratto in scadenza il prossimo 30 giugno 2024, ne hanno fatto un boccone prelibato. Soprattutto per il Fenerbahce, che dopo aver preso Dzeko, sono pronti a servire il bis. trattativa è talmente ben avviata che potrebbe chiudersi a giorni.