Un retroscena da mangiarsi le mani. Quelle della Juve e dei tifosi bianconeri, che hanno visto da vicino Jude Bellingham, a Torino.
Alla fine ha vinto Florentino Perez. Quando si mette in testa una cosa, il presidente del Real Madrid non bada a spese per ottenere quello che vuole.
C’era mezzo Europa su uno dei prospetti di top player più importanti del panorama europee. C’erano le inglesi. Liverpool e Manchester United su tutti, desiderose di riportare un nazionale di Sua Maestà, in patria.
I soldi non erano affatto un problema per loro, perché chi gioca in Premier League usufruisce di una montagna di soldi dai diritti tv del campionato più seguito, difficile e di rilevanza al mondo. Eppure ha vinto lui. Ancora lui: Don Florentino.
Jude Bellingham è un giocatore del Real Madrid, crescerà ancora in quel settore del centrocampo governato da decenni da Modrid e Kross, pronto poi per spiccare il volo da solo e prendersi il Real Madrid con la nuova nidiata di campioncini: vedi Camavinga, leggasi Aurélien Tchouaméni, che ha bisogno di più tempo rispetto al suo connazionale con le treccine, ma si farà: parola di Carlo Ancelotti.
Un’operazione da circa centoventi milioni di euro: cento per prendere il miglior 2003 su piazza, venti per i bonus. Jude giura che non è stata una questione di soldi, ma di ambizione, un sogno coronato, giocare in quella squadra che ha sempre adorato.
Avrà tempo per mettersi ulteriormente in mostra grazie a un contratto di sei anni di contratto, con un ingaggio da 10-12 milioni di euro netti all’anno.
Il Borussia Dortmund alle fine ha ceduto a Florentino Perez, forte di un’offerta più convincente di quella del Liverpool, e anche della Juventus. Sì perché Jude Bellingham è stato davvero a un passo dal vestire di bianconero. Almeno tre anni fa. Era la Juve di Agnelli e di Fabio Paratici. La Juventus aveva visto in Bellingham un acquistone da fare, prima ancora che piombasse il Borussia Dormund, quando il centrocampista di Stourbridge stava facendo “praticantato” al Birmingham.
Paratici aveva perfino trovato un principio d’accordo, a tal punto che Jude Bellingham fu avvistato a Torino per qualche giorno. Il tour per conoscere quella città che avrebbe dovuto accoglierlo è rimasto un tour proprio del turista. A giorni Jude Bellingham raggiungere un’altra città, Madrid, per restarci il più allungo possibile. Proprio adesso che la trattativa è stata definita, un po’ di rimpianto c’è per quel che poteva essere ma non è stato.