“Berardi ha rifiutato l’offerta”: adesso può dirlo | Saltato tutto
Come ogni tormento che si rispetto, a ridosso dell’estate il nome di Mimmo Berardi è una hit sulle frequenze del calciomercato.
Il suo gol, su rigore, nell’anticipo della terzultima giornata di campionato contro il Monza, l’ha portato ancora una volta in doppia cifra, anche se non è servito al Sassuolo per vincere contro la rivelazione della Serie A, la squadra di Palladino, corsara 2-1 al Mapei Stadium.
Finché c’è stato Berardi, il Sassuolo era sì sull’1-1, ma stava giocando nettamente meglio di un sempre gagliardo Monza. Uscito lui, s’è spenta la luce, ma anche alzato il volume della preoccupazione per un nuovo stop: dovrebbe essere l’ennesimo problema muscolare, costante di un’altra stagione più che positiva per l’esterno neroverde.
In un Sassuolo che fa crescere i giovani (meglio se italiano) per poi venderli, Berardi è stato il giocatore che ha preferito fare una scelta di vita, almeno finora, legandosi al club, come la più grande delle bandiere.
Muove i primi passi nella squadra locale di Bocchigliero, piccolo centro del cosentino dove è cresciuto. La Juve lo prenota, il Cosenza l’avrebbe preso se non fosse stato travolto da problemi societari, così il piccolo Berardi visita al fratello maggiore Francesco, studente fuori sede a Modena.
Il retroscena
Il provino con la SPAL non va a buon fine (quanti rimpianti per gli spallini) il Sassuolo lo inserisce subito nelle proprie giovanili e da lì in poi comincia la storia che tutti sappiamo. In tanti lo hanno cercato, la Roma più di tutti.
“Gli consigliai di venire da me, ma in quel periodo lì rimase offeso dal fatto che la Roma, come società, non lo aveva considerato una prima scelta. E non se ne fece nulla”. E’ il retroscena di Eusebio Di Francesco di quando allenava la Roma. “Nonostante il messaggio che mi scrisse molto carino – continua da SassuoIoNews.net – nonostante la grande stima che avevamo entrambi, decise di rimanere a Sassuolo”.
Davanti a un bivio
Ora il suo nome torna di moda, sempre accostato a una squadra di Roma, stavolta la Lazio. Chissà come si comporterà Lotito, se proverà l’assalto o si fermerà al pourparler. Chissà come si comporterà lo stesso Berardi.
Potrebbe essere la sua ultima grande occasione di lasciare casa, per trasferirsi in una big che lotta per traguardi ambiziosi, più che una semplice salvezza tranquilla, o una chioccia per i tanti giovani che affollano in casa Sassuolo. A trent’anni, il talento calabrese, potrebbe firmare il suo ultimo grande contratto, con la Lazio ma anche con qualsiasi altra big. Oppure sceglie, come ha sempre fatto finora, di restare nella città che l’ha adottato.