Una storia lunga 8 annate si è conclusa: è mancato il lieto fine, un trofeo. Ma l’esperienza di Firmino a Liverpool è di quelle da ricordare.
Non verrà in Italia come ha fatto Origi, ma lascerà Liverpool e quella città che è stata casa sua per otto anni. Otto gloriosi anni nei quali Bobby Firmino è entrato nei cuori dei tifosi dei Reds, alzando ogni tipo di trofeo.
Il club di Anfield Road lo prese dall’Hoffenheim, in Germania per oltre quaranta milioni di euro. Dopo un inizio di campionato difficile, l’attaccante di Maceiò si riscatta completamente quando nelle Liverpool di colore rosso arriva un allenatore che riscrive completamente la storia di uno dei più importanti club al mondo.
Con Jurgen Klopp è tutta un’altra musica. Firmino comincia a ballare il samba: subito a segno nel 4-1 al Manchester City, dove regala anche due assist. A suon di gol e grandi prestazioni, Firmino porta il Liverpool in finale di Europa League, ma quella è la competizione del Siviglia, che s’impone 3-1. L’appuntamento con i trofei è solo rimandato.
Klopp gli cuce un abito su misura. Così quel centravanti duttile tatticamente, un po’ seconda punta un po’ trequartista, con quella tecnica invidiabile e un destro mortifero, esplode. Coppa di Lega ed FA Cup, Comunity Shield, Champions League e Supercoppa Europea, Mondiale per Club. Firmino c’è sempre in tutti i trofei alzati dal Liverpool di Klopp.
Con Klopp il brasiliano trova la nazionale, con Klopp migliora anche di sinistro. Diventa un giocatore devastante grazie all’upgrade per quella visione di gioco che gli permette di giocare da falso nueve e, all’occorrenza, di trasformarsi in un grande assistman. La sua abilità negli scambi stretti e nelle assistenze in profondità per i compagni di squadra, diventa un marchio di fabbrica.
Che sarebbe andato via, lo sapevano tutti: era stato proprio Bobby Firmino a scriverlo sui social quando era chiaro che non avrebbe rinnovato il suo contratto in scadenza il 30 giugno, mancava soltanto la sua prossima destinazione.
Niente Italia per il brasiliano. Per il 32enne di Maceiò si erano fatte vive Inter Roma e Juventus, ma di questi tempi non si può competere con chi i soldi neanche può contarli, per quanti ne ha.
Firmino volerà in Arabia Saudita per indossare la maglia dell’Al-Ahly, una delle prossime pretendenti allo “scudetto” arabo. Contratto triennale fino al 2026 da ben 20 milioni di euro netti a stagione: era impossibile competere per la corsa a un grande giocatore.