Giorni di passione a Parigi, c’è un PSG alle grandi manovre in ambito di mercato. La rivoluzione ipotizzata sta per cominciare.
La quiete prima della tempesta. A Parigi sono giorni di attente riflessioni per capire come attuare la rivoluzione. Perché di rivoluzione si parla, sia dal punto di vista tecnico sia di squadra (basti pensare all’addio di Messi) dopo un’altra fallimentare stagione, dove una squadra nata per miracol mostrare, è finita per confermarsi campione di Francia. Niente di più.
I silenzi di un PSG fortemente impegnato nel cambiare il proprio gruppo squadra sono stati rotti dalle anticipazioni de L’Equipe, a cui hanno dato seguito praticamente tutta la stampa transalpina. Tutto nasce da un’oggettività, ammessa peraltro dallo stesso Mbappé.
La stella della nazionale francese ha formalmente informato (tramite mail) i dirigenti che, come annunciato tempo addietro, nel 2024 non intenderà far scattare l’opzione per estendere il contratto con il club parigino. Apriti cielo. Succede di tutto e di più.
Di nuovo Mbappé deve scendere in campo per chiarire una situazione degenerata, visto che da tempo il Real Madrid è sulle sue tracce. “E’ stata scritta una bugia – posta sui social il 7 francese – ho già detto che la prossima stagione continuerò con il Psg, dove sono felice”.
Il concetto viene rinforzato in una recente intervista alla Gazzetta dello Sport: “Non ho chiesto né di essere ceduto, né di andare al Real Madrid – tuona – ho solo confermato di non voler attivare l’anno in più previsto dal contratto”. E ancora.
“Con il PSG non ho mai parlato di rinnovo, ma sono felice di restare qui la prossima stagione”. Messi? Quando uno come lui se ne va, non è mai una buona notizia in Francia non ha avuto il rispetto che meritava”.
A prescindere dai movimenti di mercato, però, il PSG deve ancora capire chi sarà il suo nuovo allenatore. Perché di nuovo si parla. Galtier non resterà a Parigi nel suo ultimo anno di contratto. Questa ormai una certezza.
Secondo Le Parisien si starebbe discutendo soltanto sulla buona uscita, probabilmente da 6 milioni di euro: già in precedenza i parigini avevano riconosciuto 10 milioni a Pochettino e 8 a Tuchel, i suoi due predecessori anch’essi esonerati prima del tempo. Adieu Galtier.