È uno dei campionati più famosi e seguiti al mondo, che mette a confronto le migliori formazioni del panorama italiano, determinando piazzamenti importanti anche in ambito europeo. Insomma, la Serie A ha bisogno di ben poche presentazioni: ma come funziona il campionato di calcio Serie A?
La Serie A si disputa con un totale di 20 squadre annesse al campionato di calcio. La formula è stata adottata a partire dal 2004-2005 e può prevedere delle modifiche anche se rare o conseguenti a casi particolari di esclusioni o squalifiche. In quanto tale, il campionato prevede due gironi: uno di andata e uno di ritorno, entrambi di 19 partite. Ne consegue che il numero totale di giornate di Serie A sia di 38.
A partire dalla stagione 1993-1994 è stata adottata la formula dei 3 punti, che così regolamenta ogni incontro: per ogni partita vinta la formazione ottiene 3 punti. In caso di vittoria sarà ottenuto solo un punto, mentre 0 se la partita sarà persa.
La formazione che ottiene più punti nell’arco delle 38 giornate sarà la vincitrice del campionato di calcio Serie A:la vittoria è premiata con l’ottenimento dello Scudetto e dell’accesso automatico ai gironi di Champions League. Ottengono lo stesso accesso anche la seconda, la terza e la quarta squadra.
I posti disponibili per l’ingresso in Europa League, invece, sono tre: per il quinto e per il sesto posto e per la squadra vincitrice della Coppa Italia. Nel caso in cui la vincitrice della Coppa Italia sia nelle prime sei posizioni, automaticamente la settima classificata potrà far parte della competizione europea. La vincitrice della Coppa Italia e la quinta classificata ottengono l’accesso diretto ai gironi di Europa League, mentre la sesta (e l’eventuale settima) devono superare dei turni preliminari: due per la sesta, tre per l’eventuale settima.
La diciottesima, la diciannovesima e la ventesima classificata retrocedono in Serie B senza possibilità di playout o spareggi. Le prime due classificate e la vincitrice dei playoff di Serie B ottengono, invece, l’accesso in Serie A.
Nel caso in cui ci sia parità di punteggio, specie se in posizioni di grande importanza, si deve ricorrere a un metodo specifico per determinare quale delle due formazioni precederà l’altra.
Il primo metodo è quello degli scontri diretti: si evidenziano i match giocati da due formazioni. Se una delle due è in vantaggio (avendo vinto entrambe le partite o avendone vinta una e pareggiata l’altra), precederà l’altra. Nel caso in cui gli scontri diretti siano in pareggio (entrambe le squadre hanno vinto una partita) si ricorre alla differenza reti negli scontri diretti, cioè la differenza tra gol fatti e gol subiti. Nel caso in cui anche questa dovesse essere pari, si guarda la differenza reti generale.
Se anche quest’ultima dovesse essere pari, in casi tuttavia rarissimi, vengono considerati i soli gol segnati dalle due squadre. Ultimissimo caso, tenendo conto anche della parità di quest’ultimo parametro, è il sorteggio, che determinerà qualche delle due formazioni precederà l’altra.