E’ ancora una Serie A con una netta predominanza di presidenti italiani, anche se si sta avvicinando a un preoccupante 50 e 50.
Sono diventate ben sette le società in mano a fondi o a famiglie straniere. Un dato allarmante perché in continua ascesa. Perfino la romantica Atalanta, che la famiglia Percassi ha portato a un passo dalla semifinale di Champions qualche anno fa, ora è in mano agli americani di Bain Capital.
Anche il Bologna parla straniero, canadese per l’esattezza, la lingua della Saputo Incorporated, che prende il nome dal suo presidente. E ancora l’Inter è passata dalla famiglia Moratti alla meteora Thohir prima di finire in mano a Suning e gli Zhang.
La Fiorentina è un caso ibrido, ma solo perché Rocco Commisso è italiano di nascita, ma statunitense di adozione. E che dire del Milan targato fondo statunitense della Elliot Management Corporation, o la Roma a stelle e strisce: Pallotta prima, la famiglia Friedkin ora.
Statunitense perfino lo Spezia di Robert Platek, finanziere americano, che ha rilevato il 100% delle quote della società dalla Orlean Invest di Gabriele Volpi, ma anche non è solo il numero uno dei liguri, ma anche Sonderjyske in Danimarca e il Casa Pia in Portogallo.
Tutto il testo delle squadre di Serie A è made in Italy, nonostante bisogna capire come finirà la storia della Samp di Marco Lanna lasciata piena, zeppa, di debiti dai Ferrero, ma anche cosa succederà a giugno.
Secondo Tuttosport sono sempre più forti le indiscrezioni circa un ormai prossimo passaggio di proprietà in casa Inter, con Suning che starebbe preparando il terreno a una sua uscita dal mondo del calcio italiano.
Se fossero vero questi rumors che aleggiano sulla Milano nerazzurra già da un po’, si spiegherebbe perché da sito ufficiale di Suning stanno sparendo i prodotti del merchandising interista, che fino a poco fa erano regolarmente acquistabili. Qualche giubbotto, peraltro non ufficiale, poco altro se non nulla. Oltre questi indizi ce ne sarebbero altri.
Ossia i possibili acquirenti. Anche l’Inter potrebbe fare la fine di Atalanta e Milan ed essere la società di un fondo. Per il momento ce ne sarebbero due interessate, entrambe statunitensi, naturalmente. Chissà come andrà a finire questa storia, anche perché lo stesso Zhang avrebbe dato mandato a Goldman Sachs, una delle più grandi banche d’affari del mondo, con sede legale al 200 di West Street, a Lower Manhattan, New York City, di cercare un socio di minoranza.