Clamoroso Iniesta: cambia maglia a fine stagione | Ecco dove va a giocare
Messi ha tolto almeno un Pallone d’Oro a Andrés Iniesta, semplicemente uno dei più grandi centrocampisti della storia, espressione massima del tiki-taka di Guardiolana memoria.
Trentanove anni e non sentirli. Lontano da quei clamori di quelle annate griffate dalla sua classe cristallina mista a un acume tattico senza precedenti, Iniesta non ha nessuna intenzione di appendere le scarpette al chiodo.
Don Andrés, che a Barcelona è noto come l’Ilusionista, gioca a pallone da 31 anni, sin da quando i suoi genitori decisero di tesserarlo per l’Albacete, “equipo” del capoluogo di provincia di cui erano originari. Quattro anni nella giovanili passate a far impazzire tutti gli scout, spagnoli e internazionale. Il Barcelona lo portò alla Masia: la sua e la storia del calcio, cambiarono totalmente.
A 15 anni è già capitano di quell’Under 15 che vince la Nike Premier Cup del 1999: il piccolo Andrés continua a miracol mostrare: segna il gol della vittoria all’ultimo minuto della finale ed è nominato calciatore di uno dei tornei giovanili più blasonati a livello europeo.
L’Illusionista di di Fuentealbilla brucia le tappe: due stagioni nel Barcellona B possono bastare, Van Gaal lo fa debuttare in Champions, contro il Club Brugge. Diventa in un amen un titolare inamovibile nello scacchiere azulgrana, gioca sempre.
Ventidue anni con il Barça
L’infortunio di Xavi gli spalanca le porte della titolarità assoluta, affermandosi (anche con Xavi in campo) come uno dei migliori centrocampisti centrali del panorama mondiale e contribuendo ai successi nazionali e internazionali del Barcellona.
Il prototipo del centrocampista moderno, strepitoso per i suoi inserimenti ma altrettanti prezioso per la “Reconquista” del pallone, è già da un po’ leyenda vivente: 9 campionati spagnoli, 6 Coppe del Re, 7 Supercoppe spagnole, 4 UEFA Champions League, 3 Supercoppe UEFA, 3 Coppe del mondo per club, una Coppa dell’Imperatore e una Supercoppa del Giappone. Ben 22 le annata con il Barça.
Via dopo un lustro
Il suo curriculum spaventosa diventa iconico nel momenti in cui si aggiungono i successi con la Spagna, tre Europei vinti da assoluto protagonista. E un Mondiale, quello del 2010 in Sudafrica: suo il gol a Johannesburg contro l’Olanda. Eppure quell’anno dettero il Pallone d’Oro a Messi. In molti si stanno chiedendo ancora il perché.
Da un lustro a questa parte, Iniesta è in Giappone, al Vissel Kobe, attuale capolista della J-League del Sol Levante. Andrà via al termine della stagione, come anticipata dall’Agenzia Kyodo, che cita una fonte a conoscenza dei fatti. Futuro? Stati Uniti o Medio Oriente due possibili destinazioni. Quel che è certo è che la voglia di continuare a giocare non gli è ancora passata.