In Italia la Juve ha avuto nella sua storia la presidenza più longeva. Ma nel mondo del calcio, quello internazionale, ci sono altre Juventus.
Era il 24 luglio del 1923 quando la Famiglia Agnelli si legava al club bianconero con Edoardo, che avrebbe assunto la presidenza della società. Dopo di lui ci sono stati Gianni, Umberto, e Andrea, dimessosi lo scorso novembre, chiudendo una pagina di storia di quasi cento anni.
Cento anni, sì. Ma più presidenti (della stessa famiglia) si sono alternativa alla guida della Signora. Volendo restringere il campo di azione ai presidenti veri e proprio, molto più importanti gli anni di Berlusconi alla guida del Milan. Lui sì il presidente più vincente: ha salvato il Milan dal fallimento nel 1986 e ne ha mantenuto la proprietà per 31 anni (20 da presidente) scrivendone la storia più bella, insieme a Galliani, 27 anni al suo fianco. Al Milan. Prima di scrivere un’altra storia, quelle nel Monza.
All’estero il discorso è differente. Non sono tanto le famiglie a tenere in piedi le società o a determinarne la loro longevità. Bensì i presidenti sic et simpliciter. Come Santiago Bernabeu, l’undicesimo presidente del Real Madrid, la “leyenda blanca” per eccellenza, che Florentino Perez sta provando a emulare.
Trentacinque anni in un lungo periodo compreso tra il 1943 e il 1978, l’uomo delle sei Coppe dei Campioni, che ha contribuito a creare il miglior club del secolo. Ma c’è chi ha fatto meglio di lui, se non altro che in termini di longevità.
Jean-Michel Aulas, il fondatore e amministratore delegato della società CEGID, ma soprattutto il super presidente dell’Olympique Lione, che ha deciso di lasciare la guida del club francese, da dove era in carico dal lontano 1987.
Il Lione, nel frattempo passato nelle mani degli americani, con a capo John Textor, ex presidente esecutivo di fuboTV, Inc., una società di streaming OTT incentrata sullo sport, un imprenditore riconosciuto a livello mondiale di modelli di business, di distribuzione digitale per media e intrattenimento, che non potrà mai e poi mai superare, uno dei presidenti più famosi della storia del calcio.
Aulas, l’uomo che più di tutto credeva nel fair play finanziario, è stato un visionario, tanto potente quanto polemico, faceva sempre notizia: sia quando parlava sia quando vendeva i giocatore. Impossibile trattare con lui: chiunque voleva i suoi giocatori non poteva far altro che pagare, pagare, pagare.
Sotto la sua guida, il Lione dalla bacheca vuota, riuscì a dominare in Francia, con sette titoli di fila. Fu lui il pioniere della Superlega, lui uno dei presidente del G14, il primo nucleo di grandi club europei. Nulla sarà più lo stesso senza uno dei personaggi più contraddittori, e longevi, della storia del calcio.