In molti erano insorti dopo l’esonero del compianto Miha. Thiago Motta ha convinto tutti. Ma che succederà al termine della stagione?
Ci ha messo un po’ a carburare, inevitabile. Ha utilizzato carota ma anche bastone (vedi il caso Arnautovic) dimostrando che, nonostante la giovane età, Thiago Motta è capace di gestire anche i casi più spinosi.
Il Bologna con l’italo brasiliano in sella non ha mai veramente rischiato di essere risucchiata nella paludosa zona retrocessione, è riuscita sempre a starne fuori. Come? Con il bel gioco, quello proprio di una squadra credibile. E le qualità dei singoli.
Skorupski, un portiere di affidabilità. Stefan Posch la grande rivelazione, un difensore centrale, destro naturale che ha nella duttilità tattica una delle sue caratteristiche principali, gioca su entrambe le fasce indistintamente: E ha un grande fiuto per il gol.
Già, i gol. Quelli dello scozzese Lewis Ferguson, altro giocatore che con Thiago Motta sta facendo benissimo. Sia davanti alla difesa, sia come attaccante aggiunto: abile nel recuperare i palloni e nei duelli aerei, ma anche bravo nell’impostazione del gioco nonostante la sua prestanza fisica, abbinata sempre a buona tecnica individuale che lo rende utilizzabile anche da trequartista. I suoi inserimenti sono stati una mana dal cielo per la risalita del Bologna.
Già, perché chi pensava a un Bologna impelagato nella lotta per non retrocedere, si sbagliava di grosso. I felsinei sono andati in pausa per gli impegni delle nazionali, al decimo posto. Non vinceranno da tre gare (dopo due successi di fila), ma possono dormire sonni tranquilli visti i diciotto punti di vantaggio sull’Hellas Verona, quartultimo. In questa totale serenità, la dirigenza rossoblù può pensare già alla stagione che verrà.
Joey Saputo ha fretta di chiudere, è atterrato a Bologna anche con questo intento. Il presidente del Bologna avrebbe intenzione di blindare con un nuovo contratto Thiago Motta, addirittura fino a giugno 2025, assicura la Gazzetta dello Sport.
Thiago Motta non ha fretta, anche perché ci sono delle sirene importanti che vanno quantomeno ascoltato. Il suo nome, infatti, sarebbe finito sia nella lista dei possibili sostituti di Simone Inzaghi, nel momento in cui Zhang decidesse di cambiare allenatore. Così come i parigini. Che sicuramente non resteranno con Galtier.
Da qui l’intenzione di Saputo di far firmare intanto Thiago Motta, un rinnovo con una specie di clausola segreta: la possibilità di essere lasciato andare, in caso di chiamata delle big. Anche quest’ultimo, però, ha i suoi punti fermi: Posch, Ferguson e Dominguez non devono essere venduti. Per nessun motivo al mondo.