La notizia del forte interesse della Juventus su uno dei grandi protagonisti del terzo scudetto del Napoli ha scatenato il mercato.
Per più di qualcuno, Cristiano Giuntoli già non è più il direttore sportivo del Napoli, nonostante manchi l’ufficialità del suo attuale club di appartenenza, l’inevitabile omaggio del presidente De Laurentiis. Un sentimento affettuoso e sicuramente contraccambiato.
Dela lo sceglie nel 2015, al termine di un autentico casting per l’erede di Riccardo Bigon, che nel frattempo aveva deciso di abbracciare il progetto Hellas Verona, per poi accasarsi al Bologna.
Nel frattempo De Laurentiis sceglie Cristiano Giuntoli, principalmente per una serie di motivi: il buon palmares del dirigente fiorentino che aveva portato il Carpi dalla Serie D alla Serie A contribuendo anche a plusvalenze importanti di giocatori come Mbakogu e Lasagna, i consigli dell’avvocato Federico Menichini, che aveva curati gli interessi sia del Napoli, sia del Carpi.
Per tutto il resto ci ha pensato il suo infallibile fiuto per gli affari. Perché quello di Giuntoli è stato un affarone per il Napoli. Un club sempre apposto con i conti, sano (di questi tempi per niente scontato), ora anche vincente, grazie a Luciano Spalletti ma anche agli acquisti made in Giuntoli: Kim e Kvara su tutti. Lo scudetto potrebbe essere il punto di arrivo di Cristiano Giuntoli, che avrebbe già detto sì al lungo corteggiamento della Juventus. Per più di qualcuno starebbe già facendo mercato per la Signora.
In quest’ottica andrebbe inquadrato il fortissimo interesse per Teun Koopmeiners, centrocampista olandese dell’Atalanta e degli Oranje. Punto fermo dello scacchiere di Gianpiero Gasperini, uno dei migliori di tutta la serie A per rendimento.
Ha colpito subito Gasp per quell’incredibile score che all’AZ Alkmaar lo fece andare largamente in doppia cifra nella stagione 2020-21, così l’Atalanta, che prima di tutte l’aveva monitorato, lo strappa a un’agguerrita concorrenza per circa 14 milioni di euro, più 10 milioni di bonus al raggiungimento delle 50 presenze.
Koop non ha bisogno di tanto ambientamento, metabolizza subito i dettami Gasp a differenza di molti nuovi acquisti dell’Atalanta, la dimostrazione è quel ruolo di titolare inamovibile che il centrocampista di Castricum, classe 1998, si prende sin da subito. Ovviamente Koopmeiners è un titolare della nazionale olandese.
Si è fatto tutta la trafila delle giovanili Oranje, nonché capitano dell’Under 21. Convocato per la prima volta nel marzo 2020 prima che la pandemia da Coronavirus bloccasse tutto, il suo debutto con l’Olanda è solo stat rimandato. Ora un altro esordio all’orizzonte, quello in bianconero, Giuntoli e Atalanta permettendo.