Il Manchester City pensa già al rinnovamento e mette le mani su uno dei migliori giocatore del campionato inglese.
La garanzia è Pep. Possono andare via Gundogan (che ha già fatto sapere che non resterà) in predicato di volare al Barcellona, senza dimenticare l’alternativa Arsenal, pronto a un’altra offensiva.
Può andar via Bernardo Silva, corteggiatissimo perfino in Arabia Saudita, anche se la soluzione Paris Saint Germain o Barcellona sembra quella attualmente più percorribile.
Haaland a parte, la forte sensazione è che potrebbe andare via chiunque, tanto c’è un allenatore capace di cambiare, adattandosi al materiale (comunque di primo pelo) a disposizione e innalzando al massimo le qualità di chi allena, elevandole alla massima potenza. Così il Manchester City non teme una diaspora di top player. Aggrappati a Pep e a quella sicurezza economica propria di uno sceicco che problemi di soldi proprio non ne ha, i Citizens sono a caccia di un rinnovamento istantaneo per restare lassù dove sono arrivati.
Perso Gundogan, che ha già salutato i suoi (ex compagni di squadra) i campioni d’Inghilterra e d’Europa si sarebbero già mossi per una vecchia conoscenza del calcio italiano, diventato grande nella Madrid Merengues, e ora uno dei giocatori più corteggiati d’Inghilterra.
Tale è diventato Mateo Kovacic. Dopo aver vinto tutto, a ripetizione, nel leggendario Real Madrid di Zinedine Zidane, il centrocampista nato in Austria ma croato d’adozione dal 2018 è a Londra, sponda Chelsea.
Un anno in prestito dal Real Madrid, poi acquistato a titolo definitivo per la “modica” cifra di 45 milioni di euro, quel centrocampista che l’Inter faticava a collocargli una posizione a continuato a vincere, tutto, perfino la sua quarta Champions League, proprio contro il Manchester City.
I suoi quattro anni di contratto stanno scadendo, potrebbe non resterà a Londra, il suo futuro potrebbe essere ancora più luminoso. Pep Guardiola, infatti, avrebbe visto in lui un giocatore adattabile a ricoprire più ruoli, senza doverne fare uno solo, un po’ come lo è stato Gundogan all’Etihad: un po’ mezz’ala un po’ centrocampista centrale, perfino trequartista all’occorrenza, tanto ciò che all’Inter era un difetto, al Real Madrid (prima) e al Chelsea (dopo) è diventato un pregio.
Buona tecnica e notevole rapidità quando ha il pallone tra i piedi, corsa ma anche recupero palloni, bravo nelle sponde e negli scambi stretti. Un giocatore perfetto per la visione calcistica di Pep. Il Chelsea vuole 30 milioni di sterline, il Manchester City secondo i tabloid inglesi nel avrebbe offerti 25, la differenza tra domanda e offerta non costituisce un grande problema: si può fare.