Doveva essere il predestinato con cui il Manchester United avrebbe aperto l’era post Beckham, Giggs, Cristiano Ronaldo. Sir Alex Ferguson aveva visto in lui un prospetto di fuoriclasse. I fatti diranno che non sarà così.
I Red Devils furono stregati da Adnan Januzaj quando, sedicenne, si mise in mostra all’Anderlecht, che lo aveva scovato nelle giovanili del Club Brugge. Il Manchester United non ci pensò due volte. E con il placet di Ferguson lo portò senza indugiare a Old Trafford.
Fu proprio Sir Alex a lanciarlo in prima squadra, con la maglia numero 44, facendolo debuttare giovanissimo in Premier, nella stagione 2012-13. Januzaj non delude le attese, si mette subito in evidenza a tal punto dall’aggiudicarsi il premio Denzil Haroun Reserve Team Player of the Year, nel 2013.
Fu incluso perfino nella prima squadra del Manchester United nella stagione susseguente, per il tour asiatico del pre season dei Red Devils, andando a segno contro il Kitchee e fornendo l’assist a Rio Ferdinand in occasione del gol (inutile) contro il Siviglia. Il suo nome finisce sul taccuino di mezza Europa, ma il Manchester United lo blinda con un quinquennale. La sua stella continua a brillare, arriva a fine anno anche lo Young Sports Personality of the Year della BBC.
Ma con l’avvento di David Moyes e le prime partite deludenti, la stella di Januzaj si offusca, inizia la sua parabola discendente, a tal punto che lo United lo cede in prestito al Borussia Dortmund ad agosto 2015. Anche in Germania la scintilla non scocca, così con appena 12 partite disputate, il belga torna a casa base.
Con Moyes non va proprio: altro prestito, stavolta in Premier, ma al Sunderland. Poi la cessione definitiva: Adnan finisce alla Real Sociedad. Partenza lanciata in Spagna, ma è un fuoco di paglia. Januzaj è troppo discontinuo e i continui cartellini gialli non aiutano. La qualificazione in Europa non basta, Januzaj viene ceduto al Siviglia.
Una meteora in Spagna, comunque, perché anche al Sanchez Pizjuan non c’è poi così tanto feeling, a tal punto che, in questa sessione di mercato gli andalusi lo cedono in prestito.
Adnan Januzaj terminerà la stagione (prestito secco) in Turchia: indosserà la maglia del İstanbul Başakşehir, eurorivale di Conference League della Fiorentina. A 28 anni ci si aspetta la definitiva esplosione, anche se di certo non era un predestinato.
Tormentata anche la sua carriera in nazionale. A causa dei suoi genitori kosovari-albanesi e dei suoi nonni turchi, Adnan Januzaj ha impiegato molto a capire di quale nazionale fare parte. Alla fine Wilmots l’ha convinta a vestire la maglia del Belgio. Anche qui, finora, non un granchè.