Tutti pazzi per il centrocampista dell’Atalanta e della nazionale olandese. La Dea potrebbe fare un’enorme plusvalenza.
Facile uscire dall’Atalanta migliorati, accresciuti dall’esperienza con Gasperini. Il difficile è entrare nella sua visione di gioco. La Dea negli ultimi anni ha comprato e speso tantissimo, ma sono veramente pochi quelli che non hanno pagato per niente lo scotto dell’ambientamento con Gasperini.
Prendete Hojlund. Sì, ha sorpreso, a tratti incantato. Ma quando Zapata si è rimesso in sesto dopo i reiterati infortuni, si è ripreso il posto di prima punta nelle gerarchie di Gasperini. Un po’ come Lookman, devastante nella prima parte della stagione, salvo poi sparire dai radar dell’allenatore nerazzurro, complice un brutto infortunio.
L’eccezione alla regola del Gasperon può essere serenamente identificato in Teun Koopmeiners. L’Atalanta lo pescò nell’AZ Alkmaar, dove da centrocampista seppe andare in doppia cifra, prima dello sbarco all’Atleti Azzurri Italia.
L’allora famiglia Percassi, proprietari dell’Atalanta prima della cessione delle quote di maggioranze ad investori italo-americani, soci legati al fondo Bain Capital, sborsarono circa 14 milioni per il nazionale olandese.
Cresciuto nelle giovanili proprio dell’AZ Alkmaar, Koopmeiners conferma subito di essere tra i migliori prospetti del calcio olandese. Da centrocampista centrale segna addirittura 8 reti in 32 partite (stagione 2018-19). Un punto di partenza, non certo di arrivo.
Nell’annata successiva, complice anche la promozione a rigorista, il talento di Castricum va in doppia cifra: a marzo era già a quota 11, prima che esplosione della pandemia da Coronavirus, bloccasse tutto. Si ricomincia e Koopmeiners riparte da dove aveva cominciato, migliorandosi ulteriormente: con 15 reti in 32 partite l’olandese vince il premio di Miglior calciatore della stagione 2020-2021 dell’Eredivisie.
L’Atalanta brucia sul tempo molto competitor, alcuni anche con disponibilità economiche maggiore, lo mette a disposizione di Gasperini. E Koopmeiners in un amen diventa il titolare inamovibile del centrocampo della Dea. Le punizioni sono tutte sue, un po’ come i rigori. Si prende tutte le responsabilità del caso e lo scorso settembre entra nella storia del club nerazzurro, ma anche della Serie A: con la tripletta al Torino diventa il terzo olandese a portarsi a casa il pallone per la sua hat trick, era dai tempi di Van Basten e Kieft che non accadeva.
La crescita di Koopmeiners nel campionato italiano (e con la nazionale Oranje), non è passata inosservata. Il Milan ci sta facendo un pensierino, quello del Napoli è più che un pensiero stupendo, anche se deve avvicinarsi alla valutazione che ne fa la Dea: 40 milioni. Una cifra da squadre di Premier. Tanta plusvalenza per il bilancio dell’Atalanta.