Come giocare a calcio: le regole per imparare
Il calcio è uno degli sport più amati al mondo: tantissimi ragazzi e ragazze, sin da piccoli, decidono di giocarci. In effetti, per giocare a questo sport, non è necessaria una strumentazione troppo ampia ma è sufficiente munirsi di: un pallone; dei pantaloncini; delle scarpette con tacchetti; dei parastinchi; dei calzettoni lunghi; una bottiglietta d’acqua. Dopodiché, occorre avere molta tenacia e determinazione, necessarie per allenarsi con costanza oltre che disciplina, poiché nel calcio, se si infrangono le regole, si rischiano l’ammonizione o l’espulsione.
Infatti non si deve pensare che il gioco del calcio sia limitato solo al tirare dei calci ad un pallone, perché ci sono delle regole da seguire come in ogni altro sport. Essendo un gioco di squadra, è essenziale sapersi comportare bene, sia nei riguardi degli altri componenti della propria squadra sia in quelli degli avversari.
Per questo ci sono delle strategie per imparare a cooperare con i propri compagni di squadra per la vittoria senza primeggiare su di loro o, al contrario, venire oscurati da questi.
Le regole del gioco del calcio
Per imparare a giocare a calcio occorre conoscere le regole fondamentali da seguire:
- il pallone può essere toccato solo con i piedi e mai con le mani (a meno che non si è il portiere);
- se la palla oltrepassa le linee laterali, allora è fuori dal campo;
- il goal è valido soltanto se il pallone supera la linea della porta;
- viene assegnato un calcio d’angolo se la palla viene calciata oltre la linea di fondo della metà del campo di una squadra;
- il giocatore deve rimanere con i piedi a terra e le mani dietro la testa nel caso di rimessa in gioco.
Il calcio è prima di tutto un gioco e quindi per diventare bravi occorre allenarsi ma anche sapersi divertire.
Dal momento che si gioca in squadra, è essenziale imparare a passare la palla ai compagni di squadra senza caricare il pallone di troppa forza per evitare dei passaggi sbagliati.
Come detto, l’uso delle mani non è consentito, tuttavia è possibile utilizzare la testa per colpire la palla: se, infatti, il pallone arriva dall’alto, si può provare a colpirla con la testa ed in particolare con la parte in cui inizia l’attaccatura dei capelli. In alternativa si può stoppare la palla anche con il petto oppure con il ginocchio.
Un bravo giocatore deve anche imparare a dribblare, cioè a controllare la palla quando corre, facendo in modo che la palla non sia mai troppo lontana dal piede. Questa è un’abilità che bisogna comprendere se si vuole giocare bene a calcio e se non ci si vuole far rubare la palla dagli avversari.
Oltre al dribbling e ai passaggi, i tiri sono fondamentali: quello più importante è il tiro in porta che può essere effettuato quando si è vicini alla porta.
In questo caso, occorrerà affinare la precisione e la potenza: un colpo deciso, fatto con il collo del piede dove ci sono i lacci delle scarpe, potrebbe andare a buon fine.
Altri elementi da imparare per giocare bene a calcio
Per giocare bene a calcio occorre seguire delle regole e quindi comprendere bene quale sia il proprio ruolo all’interno della squadra. Si distinguono infatti:
- i difensori che, appunto, cercano di difendere la palla dagli avversari per evitare che questi segnino;
- i centrocampisti che giocano sia in difesa che in attacco e sono i più bravi a passare la palla proprio per via della loro posizione centrale;
- gli attaccanti, coloro che si trovano più vicini alla rete e hanno dunque più opportunità di segnare: devono intercettare la palla ed essere in grado di tirare;
- il portiere è colui che può usare le mani e parare le palle prevedendo dove possano andare a finire dopo i tiri ricevuti.
Un bravo giocatore conosce anche cosa significa:
- rimessa laterale, cioè quando la palla esce fuori dal campo e la squadra che non aveva il possesso della palla deve riportare in campo il pallone usando entrambe le mani dietro la testa e senza sollevare i piedi dal suolo;
- calcio d’angolo, si verifica quando la palla supera la linea di fondo campo e l’ultimo tocco è stato della squadra in difesa. A questo punto, la squadra in attacco può procedere al calcio d’angolo dall’angolo più vicino;
- fuorigioco, che si verifica quando un giocatore si trova davanti alla palla e contemporaneamente nella metà campo avversaria e dietro l’ultimo difensore, quando gli viene passata la palla da un compagno;
- calcio di punizione, che può essere diretto, se il giocatore può calciarlo senza che gli altri compagni tocchino prima la palla; quello indiretto, se la palla deve essere prima colpita da un altro compagno di squadra per poter essere calciata.
Un bravo giocatore deve anche sapere quali sono le infrazioni che causano un cartellino giallo e quali un cartellino rosso (quindi, l’espulsione).