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Come giocherà il Cagliari di Zenga?

La pandemia di Coronavirus e l’emergenza annessa si sono catapultate nella vita e nella quotidianità dei cittadini in maniera quasi improvvisa: almeno per quel che riguarda l’Italia, primo focolaio del Covid-19 in Europa, tutte le misure restrittive e di sospensione di qualsiasi attività sono state – giustamente – prese in fretta, dando l’impressione di bloccare tutto quasi da un giorno all’altro. Così, anche lo sport.

Ma proprio il mondo dello sport può essere un’ottima metafora, per ricordarci che sono ancora davvero tanti i discorsi lasciati a metà, le strade da riprendere, le storie da ricominciare a raccontare. E una di queste, può senza dubbio veicolarla il Cagliari di Walter Zenga. Una squadra di cui al momento, da quasi un mese, non si sa niente. Proprio così, poiché l’Uomo Ragno è stato annunciato sulla panchina sarda il 3 marzo.

Cagliari: il resoconto di un’annata in altalena

Confrontando le date con quelle relative alla situazione del virus, ci accorgiamo di come queste quasi coincidano: dal momento in cui è arrivato, Zenga non ha ancora potuto “debuttare” sulla panchina del Cagliari poiché pochi giorni dopo, contestualmente al decreto “io resto a casa”, qualsiasi attività sportiva è stata sospesa nella penisola. Un grosso rammarico per protagonisti e tutti i migliori siti legali di scommesse sportive online, ma un provvedimento necessario.

Ma andiamo a comprendere per quale motivo Zenga siede adesso, anche se momentaneamente in maniera virtuale, sulla panchina sarda. La sessione di mercato estiva era stata caratterizzata da una serie di colpi in entrata assolutamente importanti a bilanciare la sola uscita – di peso – di Nicolò Barella: il Cagliari aveva costruito una squadra ambiziosa, che si candidava ad essere una delle sorprese del campionato. E così infatti è stato per i primi mesi, nei quali si sussurravano addirittura voci di Champions League visti gli incredibili risultati ottenuti.

Poi, all’improvviso, il crollo. Prevedibile o meno, il Cagliari sembra essersi “rotto” tutto d’un colpo. L’ultima vittoria – in campionato – è datata 2 dicembre contro la Sampdoria. Da quel momento, sono stati undici i match consecutivi nel massimo campionato senza ottenere un successo. Una crisi totale, terminata con l’ultimo 3-4 interno contro la Roma datato 1 marzo e successiva contestazione della tifoseria.

Come giocherà il Cagliari di Zenga?

Una situazione quasi inspiegabile, che ha però portato il presidente Tommaso Giulini a dare un segnale forte a tutto l’ambiente, voltando pagina: esonerato quindi il tecnico, Rolando Maran, e chiamato al suo posto proprio Zenga. Che avrebbe dovuto mostrare il suo primo Cagliari la settimana successiva, in casa della Spal: un match abbordabile ma comunque complesso, che in ogni caso non si è ad oggi ancora giocato.

Per il momento infatti, il nuovo tecnico dei sardi sta lavorando con i suoi ragazzi solamente dietro ad un computer o sui quaderni, com’è ovvio. Ma come sarà il Cagliari targato Zenga? Pur avendo al momento rilasciato segnali quasi nulli, proviamo a costruirlo. Molto probabile il passaggio all’attacco a 3 con rimozione del trequartista, per dare un maggiore equilibrio alla squadra: dunque un 4-3-3.

Vivo il ballottaggio in porta tra Cragno ed Olsen, con il primo però rientrato dall’infortunio e favorito essendo un patrimonio della società. La linea a quattro di difesa dovrebbe vedere Faragò e Pellegrini sulle fasce, con la coppia centrale formata da Klavan e Pisacane: giusto usare il condizionale, perché il marcatore italiano sembra essere la pedina che fornisce meno sicurezza al tecnico, a prima impressione. Ma la situazione è certamente in divenire.

Per quanto riguarda il centrocampo, Nainggolan verrà nuovamente arretrato davanti alla difesa, e ai suoi fianchi saranno confermati Nandez e Rog. Confermati in attacco anche Simeone e il capocannoniere Joao Pedro, che sarà però spostato sulla sinistra per far rientrare nello scacchiere tattico anche Gaston Pereiro, esterno promettente che finora non ha trovato molto minutaggio ma è andato a segno proprio contro la Roma.