Venti piloti rappresentanti di quindici paesi. E’ il variegato mondo della Formula Uno, al cui Mondiale manca poco più di un mese.
Tre inglesi. Due olandesi, altrettanti spagnoli e francese. Un esponente del Principato di Monaco che i tifosi della Ferrari conoscono molto bene. Germania, Cina, Stati Uniti, Canada, Messico, Giappone, Finlandia, Danimarca, Australia e perfino Thailandia avranno un proprio pilota al via nel primo week end di marzo, quando torneranno a rombare i motori, in Bahrain.
Il due volte campione del mondo, Max Verstappen, avrà sempre il suo fido scudiero, Checo Perez. La Ferrari confida sempre su Leclerc e Sainz, la Mercedes su Lewis Hamilton e George Russell. Lando Norris e la talentuosa new entry Oscar Piastri guideranno le due monoposto della McLaren.
Esteban Ocon e Pierre Gasly il dinamico duo dell’Alpine, Yuki Tsunoda e Nyck de Vries alla guida delle AlphaTauri, Fernando Alonso e Lance Stroll difenderanno i colori dell’Aston Martin. E ancora: Valtteri Bottas e Zhou Guanyu sempre in Alfa Romeo. La grande novità, con un pizzico di amarezza, dalla Haas.
Già, insieme a Kevin Magnussen non ci sarà più Mick Schumacher, un figlio d’arte che sta particolarmente a cuore ai tifosi della Ferrari: il rientrante Nico Hulkenberg al suo posto. Cambio (parziale) anche nella Williams.
Senza più Nicholas Latifi, Alexander Albon cercherà conferme dopo un 2022 positivo, con al fianco un rookie che ha talmente bruciato le tappe da abbondare la F2 dopo appena un anno, complice anche quei punti mancanti per la Super Licenza, ottenuti nel week end di Abu Dhabi.
Si chiama Logan Sargeant, pilota automobilistico nato in Florida, a Fort Lauderdale, appena 22 anni fa. “Avevamo un piano biennale con Logan in F2″. Sven Smeets rimasto piacevolmente colpito da quello sbarbatello che si confronterà con autentici mostri sacri dell’automobilismo, completando il suo percorso formativo di maturazione.
“Sin da quando è iniziata la scorsa stagione – prosegue il direttore sportivo della Williams, sempre in uno stralcio di un’intervista apparsa su motorsport – abbiamo iniziato a vedere il suo talento, soprattutto a Silverstone ma anche nelle gare successive. abbiamo capito subito che non era necessario fargli capire che forse non era necessario fare due stagioni in Formula 2“.
Doveva essere Oscar Piastri il successore di Latifi, ma quella è acqua passata, la Williams punta su Sargeant: oggi anticipando i tempi, per un domani migliore.