“Da Giuntoli non me l’aspettavo”: Napoli delusissima | L’ultima parola è orribile
C’eravamo tanto amati. La splendida esperienza di Giuntoli al Napoli resterà nella memoria, ma si è conclusa con una coda polemica.
Juventinità, una parola chiave comunque: da dove la guardi, però, tutto dipende. Lato Signora qualsiasi tifoso bianconero avrà gioito alla stra-grande alla notizia dell’arrivo di Cristiano Giuntoli, tra l’altro in extremis senza che l’ex direttore sportivo del Napoli dovesse lavorare per la Juve con deroga.
Avere l’uomo che ha contribuito a riportare lo scudetto a Napoli è certamente un’arma in più a disposizione della rinnovata Juve. Che, dopo aver chiuso la storia delle plusvalenze con la FIGC, patteggiando, si appresta a rimanere fuori dall’Europa (la Conference League) per porre fine alla querelle con Ceferin, ancora adirato ripensando alla SuperLega e al voltafaccia di Andrea Agnelli.
Almeno la nuova governance juventina ha ricucito lo strappo con l’UEFA: probabilmente resterà fuori dall’Europa per un anno, ma deve essere questo, per poi ripartire di slancio. La juventinità professata da Giuntoli serve dunque per riaprire un nuovo ciclo, sia con le sue competenze, sia proprio per la sua juventinità.
“Juventino fin da bambino – ha rivelato il nuovo diesse bianconero in una recente intervista alla Gazzetta dello Sport – facevo 8 ore di viaggio da Prato per vedere la Juventus, è motivo di grandissima soddisfazione e di emozione veramente incredibile essere arrivato qui”.
Nel nome del padre
Riecco la parola juventinità: “Mio papà era un grande tifoso juventino e mi ha inculcato la juventinità fin da piccolo. Per questo da una parte lo ringrazio, pur con quel pizzico di malinconia che mi porterò sempre dietro”.
A De Laurentiis la parola juventinità non piace per niente, se non fosse che a Napoli quel neologismo è severamente vietato, ma non da adesso ma da tanti, tanti, anni. Così il presidente degli azzurri, venuto a conoscenza delle parole di un suo ex stipendiato, non l’ha presa affatto bene.
Una brutta sorpresa
“Non me l’aspettavo proprio, mi ha colto proprio di sorpresa”. Il numero uno dei campioni d’Italia prende un arco e comincia a lanciare tante frecciatina a Giuntoli e alla sua juventinità. Un vero e proprio attacco frontale.
“Se me ne fossi accorto – continua Aurelio De Laurentiis a margine della presentazione delle nuove maglie della squadra campione d’Italia, parlando con la dirigente di Ebay, Alice Acciarri – me ne sarei liberato prima“. E pensare che neanche venti giorni fa Dela stava pensando seriamente di non lasciare andare Giuntoli, nonostante la sua voglia di andare nella Torino bianconera. Già, c’eravamo tanto amati, non ricordo come fu.