Il campione blaugrana ha deciso: vuole giocare per il tecnico spagnolo. Nelle prossime ore arriverà l’offerta dei francesi.
L’era di Luis Enrique al Parco dei Principi è iniziata e con il suo arrivo Al Khelaifi punta ad aprire un ciclo diverso, meno immediato e più immaginato sul lungo periodo. Il Paris Saint-Germain costruito attorno alla figura del giocatore-immagine è finito, con Mbappé destinato al Real Madrid e con Neymar tutt’altro che incedibile, anzi.
Inizialmente, la stagione dei parigini avrebbe dovuto ufficialmente cominciare venerdì 5 agosto, ma la LFP ha deciso di spostare la partita di supercoppa contro il Tolosa a gennaio 2024, senza ancora stabilire una data precisa. E così, il primo impegno è adesso in programma tra due sabati contro il Lorient.
Prima di tuffarsi nel campionato, però, il PSG dovrà concludere la tournée asiatica. Domani a Tokyo, ore 12.20 italiane, affronterà l’Inter di Simone Inzaghi e poi volerà a Corea del Sud, dove il 3 agosto lo attenderà lo Jeonbuk Hyundai Motors.
Mentre lo staff tecnico e il gruppo squadra si preparano ad affrontare la nuova stagione, a Parigi Luis Campos lavora per regalare all’ex commissario tecnico della Spagna i rinforzi di cui ha bisogno.
La situazione Mbappé è tutto fuorché chiara. O meglio, da parte del club parigino le direttive non potrebbero essere più limpide di così: l’attaccante dovrà partite in questa sessione di mercato, se non rinnoverà il suo contratto in scadenza il prossimo 30 giugno. Tant’è vero che, per adesso, è stato deciso di escluderlo dalla tournée e relegarlo tra i fuori rosa.
E per tutelarsi preventivamente, sta spingendo il piede sull’acceleratore per portare Ousmane Dembélé a Parigi. Secondo quanto riportato da Fabrizio Romano, l’ala francese ha già dato il suo benestare al trasferimento – accordo quinquennale – adesso la palla passa al PSG, che dovrà raggiungere l’intesa con il Barcellona.
Acquistato nell’estate 2017 dal Borussia Dortmund per la cifra record di 135 milioni di euro, Dembélé è tutt’ora l’acquisto più costoso della storia blaugrana (alla pari con Coutinho). All’epoca aveva soltanto vent’anni e, nelle idee di Ernesto Valverde, avrebbe dovuto sostituire Neymar, acquistato proprio dal PSG.
Dopo aver faticato molto nei suoi primi anni in Catalogna, il francese ha cambiato decisamente passo con Xavi in panchina. Nella scorsa stagione ha giocato poco a causa di un problema alla coscia, ma è stato comunque in grado di produrre 17 gol (8 reti e 9 assist) in 2169 minuti.