Gli effetti della rivoluzione 2.0 del Real Madrid potrebbero arrivare fino in Italia. La nuova Inter è pronta a beneficiarne con super affaroni.
C’è già stata una prima rivoluzione di quel Real Madrid capace di vincere per tre volte la Champions League (impresa più unica che rara) ai tempi del primo Zidane. Una rivoluzione passata sottotraccia, iniziata proprio con Cristiano Ronaldo, poi Sergio Ramos, quindi Marcelo.
Sono arrivati giovani molto interessanti al Santiago Bernabeu, che stanno crescendo sotto l’ala protettiva di Carletto Ancelotti e dei senatori, da Modric a Kross: vedi Camavinga, leggasi Vinicius Junior e Rodrigo. Ora per Don Florentino Perez è iniziata la seconda parte del ricambio generazionale del Real Madrid.
Si sono fermati in semi i campioni in carica, caduti sotto i colpi di un Manchester City stellare, soprattutto all’Etihad. Dopo aver omaggiato i vincitori, perché nella Madrid Merengues si fa così, è arrivato il momento di pensare a come riprendersi lo scettro del potere. In Spagna e in Europa.
In questo contesto si inseriscono le tante cessioni della Casa Blanca. Quella di Karim Benzema ha fatto più clamore, sia per passato e presente (25 titoli in 14 anni, il secondo marcatore di sempre, dietro CR7) ma soprattutto per un futuro prossimo in Arabia Saudita, si parla dei campioni dell’Al-Ittihad. Quelle di Hazard, Nacho e Asensio e chissà quanti altri) non sono passate inosservate.
Non è di oggi la notizia che il pluri-decorato difensore del Real Madrid, Nacho, sia uno dei possibili rinforzi di mercato dell’Inter: la trattativa di Marotta con i suoi agenti è a buon punto.
Beneamata in vantaggio rispetto a un Villarreal che è tornato alla carica ma ancora indietro rispetto ai nerazzurri, che hanno messo sul tavolo un’offerta allettante, un triennale che con il decreta crescita, supera quelle del Villarreal e delle stesse Merengues per un rinnovo al ribasso.
Diversa, invece, la situazione dell’ex Arsenal. Il Real Madrid vorrebbe far rinnovare Dani Ceballos con un quadriennale da 5 milioni di euro, che potrebbe anche andare bene se non fosse che Ancelotti ha finora utilizzato con il contagocce il centrocampista tuttofare, classe 1996.
Lo spagnolo di Utrera, la stessa città del compianto Reyes, piace anche al Betis e a svariati club di media fascia in Premier. Ora c’è anche l’Inter. Dani Ceballos si è preso del tempo: non è una questione di contratto, bensì di campo. Lui vuole giocare. Cosa che non è accaduta finora al Real Madrid.