Se sarà il nuovo Osimhen, in termini di gol, è tutto da verificare. Certo è che Arnaut Danjuma è ricercato in Serie A. Più di un’idea, una trattativa.
Padre olandese, madre nigeriana. Nasce a Lagos ma viene adottato dall’Olanda, la nazione che lo abbraccia all’età di quattro anni. Infanzia difficile per il piccolo Arnaut: i suoi genitori si separano, vive principalmente con la mamma, di cui porta il cognome.
Nel calcio, invece, tutto va a gonfie vele, cresce velocemente nel settore giovanile del PSV, nel 2016 è già al NEC col quale debutta in Eredivisie. Il gol è il suo pane quotidiano, il Brugge se ne accorge prima di altri, gli fa firmare un quadriennale, portandolo in Belgio e debuttando in Champions, dove segna subito, tra l’altro, all’Atletico Madrid.
Altro giro, altra corsa, il Bournemouth lo strappa ai fiamminghi per 16 milioni, portandolo in Inghilterra nel 2019. Danjuma non perde affatto il vizio del gol, ma un brutto infortunio al tallone gli fa chiudere anticipatamente la stagione.
I Cherries retrocedono in Championship, l’equivalente della nostra Serie B, Danjuma, ripresosi, ricomincia a segnare, ne fa 17, che non bastano per il ritorno in Premier, ma il nigeriano naturalizzano olandese comincia a catalizzare l’attenzione di molti club. Primo tra tutti il Villarreal.
Il Sottomarino Giallo lo prende nel 2021, il suo prezzo è lievitato, ma non c’è problema: 23,5 milioni bastano per portarlo in Liga. Anche qui, stessa storia: segna in Champions League (l’Atalanta ne sa qualcosa), segna nel campionato spagnolo, viaggia alla media di un gol ogni due partite: in 51 presenze coi levantini ne fa 22, in nemmeno due stagioni.
Lo scorso gennaio il Tottenham lo strappa alla concorrenza dell’Everton: tanto per cambiare gol al debutto, peccato che Conte non c’è, Stellini dura poco, la stagione degli Spurs non va come deve andare, ma Danjuma continua a impressionare per la sua completezza e vastità di repertorio: è un’ala sinistra (offensiva), vede la porta ma sa regalare molti assist. Agile e rapido, adora l’uno contro uno, saltare l’uomo è la qualità che risalta di più.
Al Milan servono giocatori come lui, anche perché Giroud e Leao non possono giocare tutte le partite, Pioli ha dato il placet al nigeriano naturalizzato olandese, classe 1997, che il Villarreal non vuol vendere, forte del suo contratto fino al 2026.
I rossoneri stanno trattando sulla base di una cessione a titolo temporaneo. Da temere la concorrenza del Feyenoord, che vorrebbe riportarlo in Olanda, là dove tutto è nato.