“Davvero, non me l’aspettavo”: Hamilton sotto shock | Finisce la gara e lo dice apertamente
Il Gran Premio d’Austria ha rimesso tutto in discussione in casa Mercedes: tempo di riflessioni anche per Lewis Hamilton.
Fatta eccezione per la Red Bull, costante inequivocabile da inizio dell’anno, la Formula 1 finora è stato un saliscendi per tutti i top team. Verstappen e Perez hanno volato sin dall’inizio, a una velocità impossibile da essere replicata, in pratica stanno facendo un campionato a parte.
La Ferrari, partita per competere, ha prima disatteso le aspettative con un inizio disastroso, poi qualche lampo, un nuovo down prima del Canada, dove né Leclerc né Sainz sono andati a podio, ma si sono visti quei segnali di ripresa confermati a casa Red Bull.
Allo Spielberg Charles Leclerc ha prima sfiorato d’un soffio la pole (persa per 48 millesimi), poi scomparso nella Sprint Race, per ricomparire in tutta la sua competitività in gara, secondo dietro Verstappen, o meglio il primus inter pares. Anche Sainz, comunque, meritava di più, penalizzazione a parte.
Chi era salito alla ribalta e a un certo punto sognava aggancio o sorpasso almeno al Checo Perez, era Alonso, ma l’Aston Martin delle ultime uscite non sembra più essere competitiva con la Red Bull, in più c’è uno Stroll che sta mettendo in difficoltà il campione spagnolo. E la Mercedes?
Una rondine non fa primavera
Inizio col freno a mano tirato, di ripresa sulla Aston Martin, meglio della Ferrari ma mai veramente competitiva per il primato. Il Gran Premio dell’Arabia Saudita, davvero strepitoso, sembrava aver riportato in auge la scuderia di Stoccarda, ma una rondine non fa primavera in quella stagione, figuriamoci in estate.
Il Canada prima, l’Austria soprattutto poi hanno rimesso tutti in discussione tutti quegli aggiornamenti portati da Mercedes in corso di stagione, che sembravano funzionare. Ma così a quanto pare non è.
Delusione estrema
“Non mi aspettavo assolutamente di andare così male”. Lewis Hamilton, ripensandoci non ha ancora capito cosa è andato storto al Red Bull Ring, al di là dei dieci secondi di penalizzazione per quegli incomprensibili track limit a cui la Formula 1 deve trovare un rimedio istantaneo: “Il feeling della vettura – continua il sette volte campione del mondo – era molto simile a quello che ho avuto per tutto l’anno scorso, quindi da questo punto di vista non è una grande sorpresa“.
Tempo di riflessioni, dunque, perché se il Mondiale non è praticamente mai iniziato per il primo posto, saldamente in mano alla Red Bull, la Mercedes punta almeno a tenersi stretto il secondo posto della classifica costruttori, ma serve una netta sterzata. “La macchina in Austria era decisamente diversa rispetto alle ultime due gare – chiosa – le ultime due gare sono state molto, molto meglio dello Spielberg“. Il 9 luglio è dietro l’angolo, si corre a Silverstone, proprio a casa Mercedes.