I Big Three non ci sono più da quando Re Roger ha deciso di appendere la fatidica racchetta al chiodo. Il prossimo potrebbe essere Rafa Nadal, sparito dalle competizioni da ormai cinque mesi.
Chi si aspettava di vederlo nella sua terra, non ha visto nessun miracolo: niente Madrid, niente Barcelona. Chi sperava di vederlo a Roma, è rimasto molto amareggiato.
“Non mi aspettavo che Rafa si ritirasse da Roma. Sono rimasto sorpreso quando si è ritirato da Mutua Madrid Open e ancora di più quando ho sentito la notizia di Roma”. Alex Corretja alimenta i dubbi sul futuro di Rafa, quanto mai nebbioso.
Preoccupano le condizioni del maiorquino, fermo dal match di secondo turno degli Australian Open quando fu sconfitto da Mackenzie McDonald con il punteggio di 6-4, 6-4. 7-5. Era il 18 gennaio 2003.
Quattro mesi alle prese con un infortunio al muscolo ileo psoas che gli ha fatto saltare i prestigiosi tornei ATP 1000 di Montecarlo, Barcellona, Madrid e, appunto, Roma. La domanda a questo punto sorge spontanea. Rafa ci sarà a Parigi.
Domanderselo è lecito, rispondere cortesia. Ma non c’è nessuno che sa con certezza se Nadal sarà su a Roland Garros, il torneo per eccellenza sulla terra rossa, che lo spagnolo ha vinto la bellezza di 14 volte. L’ultima proprio l’anno scorso.
“Sarebbe davvero dura per il tennis se Rafa non partecipasse al Roland Garros. Io spero che vada, ma ho visto che ha rinunciato anche a Roma. Gli auguro comunque il meglio”. Le parole di Roger Federer, nemico sportivo per eccellenza in campo, amicone per eccellenza fuori, insinuano i dubbi. Ancora di più.
Le sensazioni non sono del tutto positive, e stanno tutte dentro quel “ho visto che ha rinunciato anche a Roma. Federer conosce benissimo quelle sensazioni. Per un anno e passa l’ex numero uno del mondo ha fatto di tutto per rientrare, tra operazioni, allenamenti e speranze, ma il fisico gli ha detto no. Un po’ come sta per accadendo a Nadal.
Non prendendo parte allo Slam parigino, Rafa Nadal perderebbe un sacco di punti. Talmente tanti che potrebbe anche uscire dai primi 100 del mondo, dopo oltre 1000 settimane consecutive in top 100. La situazione si fa sempre più cupa per Nadal che ancora non ha certezze per la data di ritorno in campo. E a memoria c’è anche una semi di Wimbledon da difendere. Quanta malinconia per quei Big Three che non praticamente non ci sono più, visto che anche Djokovic non è che abbia giocato molto quest’anno.