I suoi scatti piuttosto piccanti e senza veli avevano fatto il giro della rete creando sgomento da una parte ed euforia da un’altra.
Diletta Leotta, che di quelle foto era la protagonista, aveva reagito con un profondo senso di rammarico, ma aveva anche chiesto che venisse fatta giustizia.
Oggi sul caso del presunto hackeraggio è arrivata una svolta: se fino a ieri l’hackeraggio delle foto private di Diletta era stato relegato come un fatto increscioso, ma tutto sommato ininfluente, ora invece è stata aperta un’inchiesta.
Al centro del caso, come ormai noto, vi sono dei video sexy e una decina di foto che ritraevano il celebre volto di Sky Sport in pose ammiccanti e senza veli. Foto che Diletta conservava ingenuamente nella memoria cloud del suo smartphone, ignara del fatto che la memoria cloud, essendo un tipo di memoria virtuale, avrebbe potuto essere violata da qualche abile esperto informatico.
Antonio Osso