Sarà un mercato movimentato quello dei rossoneri in estate. Tra scadenze di contratto e cessioni se ne vanno in dieci.
Una stagione pericolosamente il bilico tra il fallimento e lo straordinario, ma che dopo la pesante e brutta sconfitta subita nel derby di andata in semifinale di Champions League contro l’Inter, può sempre più maledettamente avvicinarsi verso il primo.
Ci sono ancora quattro giornate di Campionato per il Milan per raggiungere quel piazzamento in zona Champions che è davvero fondamentale per tenere i conti in ordine e assicurarsi, anche per la prossima stagione, entrate fondamentali dal punto di vista finanziario ed economico. Entrate con cui poi si potrà anche pensare a fare un mercato di rafforzamento di una squadra che ha bisogno necessariamente di rinforzi.
Al Milan attuale servono a tutti i costi almeno tre innesti di grande qualità e, questa stagione, lo ha fatto capire senza mezzi termini. Una punta che possa alternarsi con il 37enne Giroud, un trequartista e un esterno destro offensivo.
Poi ci sarebbero anche da mettere a posto alcune caselle riguardanti le alternative che, almeno per quel che riguarda il portiere, il terzino sinistro ed il duo di centrocampo, non sono minimamente all’altezza dei titolari e, quando questi ultimi sono mancati, li hanno fatti rimpiangere e non poco.
La squadra che ripartirà, a meno di clamorose sorprese, ancora da Stefano Pioli in panchina, vedrà almeno dieci componenti dell’attuale rosa fare le valigie. Questo almeno secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport che fa il punto della situazione tra calciatori in scadenza, fine prestiti ed elementi che non rientrano più nei piani dell’allenatore e della società.
Tatarusanu, Mirante, Bakayoko e Ibrahimovic hanno il contratto in scadenza a giugno e nessuno dei quattro ha alcuna possibilità di restare in rossonero. Sicuri partenti anche Dest, in prestito dal Barcellona, e Vranckx, che non saranno riscattati.
Ancora non è chiara la situazione, anche se sembra sul piede di partenza, invece, di Adli che non ha quasi mai giocato ed è stato bocciato da Pioli anche quando il tecnico ha applicato un turnover totale. Per lui si cercherà una soluzione in prestito. Stesso discorso per Ballo Touré che come vice Theo non ha mai convinto e sarà ceduto se dovesse arrivare un’offerta adeguata.
In ultimi ci sono Origi, Rebic e Messias. Il primo ha deluso e potrebbe essere ceduto in prestito in Premier o in Turchia. Il secondo sembra ormai arrivato a fine ciclo e al Milan cercano una soluzione che accontenti tutti. Il terzo, infine, è quello con più possibilità di restare perché apprezzato da società e allenatori, ma potrebbe anche essere sacrificato qualora i rossoneri dovessero acquistare un calciatore in quel ruolo.