Quando piove, diluvia. Le riconosci subito le annate maledette, quelle dove non ne va bene una. Ecco, questa per la Samp è una di quelle.
I guai societari certamente giocano un ruolo devastante nella psicologia dei giocatori. Non ha funzionato con Marco Giampaolo, sembrava potesse andare meglio con Deki Stankovic.
Ma nelle ultime due partite la Samp ha gettato alle ortiche la possibilità di rientrare nella corsa salvezza: solo un punto con quel Monza che riacchiappa sul 2-2 i blucerchiati al 98’, con un rigore (fra l’altro molto dubbio) trasformato da Pessina.
Per non parlare dell’ultimo turno di campionato, in casa contro il Bologna dell’ex Soriano. Il Doria va sotto, ma fa 1-1 con un rigore trasformato da Sabiri. Proprio lui ha una seconda chance dal dischetto, ma si fa ipnotizzare dal dischetto. Al 90’ la beffa, il gol di Orsolini sancisce il blitz felsinei e una sconfitta sanguinosa per la Samp, sempre penultima in classifica, a -8 dalla salvezza. E per fortuna che le altre hanno rallentato, vedi Verona, leggasi soprattutto Spezia e Salernitana.
Come se non bastassero le vicissitudini in campo, la Samp ha anche altri problemi, ovviamente. Già, la rinuncia, da parte dei giocatori, agli stipendi di dicembre è stato il primo passo per evitare altre penalizzazioni. Ma la netta sensazione è che il problemone sia stato soltanto rinviato.
La situazione economica post Ferrero è davvero complessa. Il nuovo Consiglio di Amministrazione sta provando a salvare il salvabile fra scadenze, vincoli e la ricerca dei soldi necessari per concludere almeno il campionato ed evitare il fallimento.
Secondo la La Gazzetta dello Sport la società di Corte Lambruschini necessitano di circa 30 milioni di euro per arrivare a giugno. Una cifra, sempre secondo la Rosea che si basa sulle prossime scadenze che attendono il club blucerchiato, l’ordinaria amministrazione e ad esempio l’Irpef (saltare una rata toglierebbe il beneficio della rateizzazione).
Ci servirebbe la famiglia Ferrero, che però ha pensato bene di mandare deserte sei assemblee dei soci con all’ordine del giorno la ricapitalizzazione. Insomma, una storia tutt’altro che semplice e neanche il campo sta aiutando, nonostante i rinforzi.
Già perché la Samp ha preso lo svincolato Jesé, ex Real Madrid, che ha provato a perorare la causa doriano, anche fuori dal campo. Sui social: “Dobbiamo continuare a lavorare e non smettere mai di lottare fino alla fine”. Ma quando non è annata, non è annata.