È il momento di dirsi addio: pazzesco Novak Djokovic, il 2023 inizia col botto
Djokovic chiude la stagione più complicata della sua carriera. L’obiettivo per il nuovo anno è tornare numero n.1.
Per un qualunque giocatore normale vincere un Master 1000, uno Slam e le ATP Finals nella stessa stagione, si potrebbe considerare una stagione ad alti livelli. Ma Djokovic normale non è, non lo è mai stato. Per lui l’annata 2022 è stata una delle peggiori della sua carriera e non è una questione di risultati. In un mondo come quello tennistico in cui ai professionisti viene richiesto un comportamento sempre signorile – e utilizzo questo termine in parte perché non riesco a trovare un aggettivo più calzante e in parte perché effettivamente è così – è difficile che verrà mai perdonato quanto accaduto in Australia, lo scorso gennaio.
La decisione di Djokovic di non vaccinarsi non gli ha permesso di prendere parte a nessuna delle manifestazioni disputate in territorio australiano e nord americano, in ordine: Australian Open (slam), Indian Wells (1000), Miami (1000), Montreal (1000), Cincinnati (1000), Us Open (slam). A questi, va aggiunta la questione Wimbledon, dove Nole ha giocato e vinto, ma a causa della decisione del torneo britannico di escludere giocatori russi e bielorussi, a causa dell’invasione dell’Ucraina, l’ATP ha deciso di non assegnare punti. E, dunque, facendo due conti, dal momento che a Melbourne, Londra e New York il serbo difendeva 5200 punti (vittoria, vittoria e finale), il risultato è stato un crollo nel ranking. Il serbo ha chiuso l’anno al quinto posto che, se escludiamo il periodo tra la fine del 2017 e l’inizio 2018 in cui ha perso posizioni a causa dell’infortunio al gomito, non accadeva dal 2007.
Nei tornei in cui ha avuto l’occasione di mettersi in mostra, però, Djokovic ha dimostrato anche nel 2022 di essere ancora il miglior tennista del circuito e non vede l’ora di confermarlo nella prossima stagione.
Il team Djokovic ha un nuovo membro
Nole si sta preparando per tornare sul trono di Melbourne ed è già a lavoro in Australia per prepararsi al meglio al torneo. È tra i partecipanti del 250 di Adelaide che si disputerà tra il 2 e il 9 gennaio, un torneo che vista la qualità degli sfidanti avrà un sapore già di Slam. Ne faranno parte, tra gli altri, i nostri Sinner e Sonego, Auger-Aliassime, Medvedev, Rublev, Shapovalov e Rune. Livello che si preannuncia molto alto.
Intanto durante i primi allenamenti si è intravista una prima novità. Nella giornata di mercoledì al suo fianco è stato visto il preparatore atletico Claudio Zimaglia. Successivamente l’emittente Sport Klub ha riportato che l’italiano è la new entry dello staff di Djokovic, che dunque ha deciso di terminare il rapporto con l’argentino Ulises Badio con cui lavorava dal 2017.
Nuova stagione, nuovo preparatore per tornare numero uno e provare quantomeno a riacciuffare Rafa Nadal nella perenne gara degli Slam.