Esonero Allegri: facciamo il punto della situazione | Decide tutto una persona
La nuova Juve l’ha sempre difeso. Ma con il passare del tempo stanno venendo meno le certezze di una Signora insieme a Max Allegri.
C’è da dire una cosa: finora la storia di #AllegriOut e la caccia al suo sostituto, è stata solo una prerogativa di una quantità indefinita di tifosi bianconeri e di una certa carta stampata.
Sin dal crepuscolo di Andrea Agnelli, durante le prime avvisaglie di una tempesta che si sarebbe scatenata di lì a poco, che è tutt’altro che finita, Max Allegri non è mai stato in discussione.
Nemmeno con l’avvento della nuova dirigenza, all’indomani delle dimissioni di quel CdA ora deferito per la manovra stipendi, che tradotto in soldoni vuol dire un nuovo procedimento, previsto per giugno, con il rischio di una nuova penalizzazione in campionato.
Ebbene nonostante questa stagione definita ironicamente folkloristica da Max Allegri, l’allenatore della Juventus non è stato mai, mai, mai, in discussione.
Un sondaggio chiaro
Eppure, niente di ufficiale, qualcosa sta cambiando. Un qualcosa che va ben oltre il sondaggio istituito dalla Gazzetta dello Sport, che vuole un nuovo allenatore al posto di Allegri al 75%.
La colpa più grande che si addice ad Allegri è un gioco mai visto, a fronte di tanta qualità.
Raramente si sono visti insieme Vlahovic (o Milik) insieme a Di Maria e Chiesa. La Juve fatica da matti a costruire gioco e per tanti è colpa del difensivista Allegri, uno abituato ai successi a corto muso, almeno così la pensano i suoi detrattori.
Le perplessità
Per la neonata società, però, Max Allegri sarà ancora l’allenatore della Juventus del futuro, perché nonostante la seconda stagione consecutiva senza titoli, ha un contratto lungo (7,5 milioni netti all’anno più bonus fino al 2025). La nuova dirigenza è soddisfatta di come abbia gestito il gruppo durante l’emergenza, sebbene restino delle perplessità. E qui arrivano i dubbi. Evidenziati in due partite chiave: la semi di ritorno contro l’Inter (una formazione senza punte e troppo difensivista) e la doppia sfida contro il Siviglia.
L’eliminazione in semi di Europa League per mano del Siviglia è stata velatamente criticata sia da Cuadrado nel pre-gara (“Dobbiamo pressare alto, vediamo se il mister ce lo lascerà fare) sia da Szczesny nel post: il portiere bianconero ha parlato di una squadra che si è abbassata troppo dopo il gol del pareggio, aggiungendo con sincerità: “Non abbiamo meritato la vittoria”. Poco Allegri, dunque. Chissà che non deciderà Cristiano Giuntoli, in arrivo appena si svincolerà dal Napoli: in un verso o nell’altro, il nuovo direttore sportivo può cambiare la prospettiva.